Gli idioti sono indispensabili! Mandano avanti il mondo!
Quando interrogarono Frank Coppola, un celebre mafioso, gli chiesero: «Signor Coppola, che cos’è la mafia?» Al che il detenuto rispose: «Signor giudice, tre magistrati vorrebbero diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti del governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia».
Vi suona familiare? Ecco, vi siete mai chiesti perché tanti inetti, tanti incompetenti oggi rivestano ruoli di comando? Certo, il nepotismo ha un ruolo importante, non voglio negarlo, ma c’è anche un’altra spiegazione, molto più sottile: il sistema, proprio come la mafia, ha bisogno di queste persone. Perché? Perché le persone troppo intelligenti rischiano di mettere in discussione il sistema e le sue convenzioni.
A farsi troppe domande, ad avere spirito critico, ad instillare dubbi si diventa pericolosi. Pericolosi per lo status quo ovviamente. Non a caso Socrate con le sue domande, con la sua abitudine di seminare dubbi, era considerato l’uomo più pericoloso dell’Antica Grecia. Se poi gli intelligenti sono anche onesti, perché non si piegano al gioco di scambi e ai favori che mandano avanti la società, «io faccio questo per te, e tu in cambio fai qualcosa per me» allora rischiano proprio di farlo crollare il sistema.
Il mediocre invece, l’inetto, sai esattamente cosa farà, cosa dirà. Se ci sarà da omettere, ometterà. Se bisognerà non capire, lui non capirà. Perché? Perché è ben disposto a farsi comprare al fine di ottenere un avanzamento nella scacchiera sociale. «La mafia è la dittatura degli incapaci», ha detto Michela Serra. E ha ragione. Ma oggi vi lancio un’altra provocazione:
una società che a sua volta premia gli incapaci, che si autoalimenta promuovendo favori e incompetenza, voi come la definireste?
Questo articolo rappresenta perfettamente quello che penso da tempo. Annalia
RispondiEliminaUn fallimento, ai posteri l'ardua sentenza a ciò che a loro lasciamo
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