le partite di calcio – pur disputandosi all’aperto – vengono giocate a
porte chiuse per evitare assembramenti, all’Arena di Verona gli
spettacoli all’aperto si tengono con 3.500 spettatori invece di 11 mila e
i gran premi di Formula 1 si corrono senza pubblico. Sono stati
cancellati tutti i tornei di tennis open e annullati concerti, festival e
sagre. La normativa prescrive chiaramente che la mascherina venga
indossata anche all’aperto quando non sia possibile mantenere la
distanza di sicurezza. Sabato mio figlio ventenne è stato in una famosa
discoteca di Jesolo e mi ha raccontato che sulla pista da ballo c’erano
duemila persone spalla a spalla senza mascherina. Vorrei sapere in base a
quale principio alcune attività sono estranee alla legge e vengono
difese da autorità locali e colleghi.
Luca Alfonsi
Caro signor Alfonsi,
Tutti gli esperti ci dicono che siamo riusciti a tenere sotto controllo
la diffusione del virus, che i numeri sono lontanissimi dai giorni
terribili dell’emergenza, ma che il Covid è ancora tra di noi. Dobbiamo
attraversare un periodo di convivenza con l’epidemia che durerà fino
alla scoperta di una cura efficace e di un vaccino. Speriamo sia
questione di mesi, ma non abbiamo certezze. E allora è sconcertante come
sia scattato una specie di «liberi tutti» che riguarda in particolare il
divertimento, la movida, la presenza in spiaggia. Sono molto
preoccupato per i negozi vuoti, le strade dello shopping deserte, i bar
con pochissimi clienti e gli alberghi chiusi. L’Italia ha bisogno di
ripartire in fretta, non è immaginabile che l’economia vada avanti in
queste condizioni per tanto tempo.
Per questo è necessario che regole
prudenti e serie siano applicate da tutte le parti: da giovani, anziani e
italiani di mezz’età.
Non possiamo comportarci con superficialità come
individui.
Le autorità di governo non possono agire in modo
schizofrenico. Super controllati al lavoro, completamente liberi nel
divertimento. Porsi qualche limite ora ci aiuterà a superare questa
situazione in tempi più rapidi.
Quello che sta accadendo in tanti Paesi
del mondo, l’esplosione in Nord e Sud America non ci insegna nulla?
Luciano Fontana direttore corriere.it
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