martedì 4 agosto 2020

Assurdità...


Caro direttore,
le partite di calcio – pur disputandosi all’aperto – vengono giocate a porte chiuse per evitare assembramenti, all’Arena di Verona gli spettacoli all’aperto si tengono con 3.500 spettatori invece di 11 mila e i gran premi di Formula 1 si corrono senza pubblico. Sono stati cancellati tutti i tornei di tennis open e annullati concerti, festival e sagre. La normativa prescrive chiaramente che la mascherina venga indossata anche all’aperto quando non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza. Sabato mio figlio ventenne è stato in una famosa discoteca di Jesolo e mi ha raccontato che sulla pista da ballo c’erano duemila persone spalla a spalla senza mascherina. Vorrei sapere in base a quale principio alcune attività sono estranee alla legge e vengono difese da autorità locali e colleghi.
Luca Alfonsi


Caro signor Alfonsi,
Tutti gli esperti ci dicono che siamo riusciti a tenere sotto controllo la diffusione del virus, che i numeri sono lontanissimi dai giorni terribili dell’emergenza, ma che il Covid è ancora tra di noi. Dobbiamo attraversare un periodo di convivenza con l’epidemia che durerà fino alla scoperta di una cura efficace e di un vaccino. Speriamo sia questione di mesi, ma non abbiamo certezze. E allora è sconcertante come sia scattato una specie di «liberi tutti» che riguarda in particolare il divertimento, la movida, la presenza in spiaggia. Sono molto preoccupato per i negozi vuoti, le strade dello shopping deserte, i bar con pochissimi clienti e gli alberghi chiusi. L’Italia ha bisogno di ripartire in fretta, non è immaginabile che l’economia vada avanti in queste condizioni per tanto tempo. 
Per questo è necessario che regole prudenti e serie siano applicate da tutte le parti: da giovani, anziani e italiani di mezz’età. 
Non possiamo comportarci con superficialità come individui. 
Le autorità di governo non possono agire in modo schizofrenico. Super controllati al lavoro, completamente liberi nel divertimento. Porsi qualche limite ora ci aiuterà a superare questa situazione in tempi più rapidi. 
Quello che sta accadendo in tanti Paesi del mondo, l’esplosione in Nord e Sud America non ci insegna nulla?
Luciano Fontana direttore corriere.it

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