domenica 23 agosto 2020

Riflettiamo...


Post di Anna Belloni

Immagina di esser nato nel 1900.
Quando hai 14 anni
inizia la prima guerra mondiale
e finisce quando ne hai 18
con 22 milioni di morti.

Poco dopo, una pandemia mondiale,
una influenza chiamata "spagnola",
uccide 50 milioni di persone.
Ne esci vivo e indenne,
hai 20 anni.

Poi a 29 anni sopravvivi alla crisi economica mondiale iniziata con il crollo della borsa di New York, provocando inflazione, disoccupazione e carestia.

A 33 anni i nazisti arrivano al potere.
Hai 39 anni quando inizia la Seconda guerra mondiale
e finisce quando hai 45 anni. Durante l'Olocausto (Shoáh) muoiono 6 milioni di ebrei.
Ci saranno oltre 60 milioni di morti in totale.

Quando hai 52 anni inizia la guerra di Corea.

Quando hai 64 anni inizia la guerra del Vietnam e finisce quando hai 75 anni.

Un bambino nato nel 1985 pensa che i suoi nonni non abbiano idea di quanto sia difficile la vita,
e invece sono sopravvissuti a diverse guerre e catastrofi.

Un ragazzo nato nel 1995 e oggi di 25 anni pensa che sia la fine del mondo quando il suo pacco Amazon richiede più di tre giorni per arrivare o quando non ottiene più di 15 ′′like′′ per la sua foto pubblicata su Facebook o Instagram...

Nel 2020 molti di noi vivono nel comfort, abbiamo accesso a diverse fonti di intrattenimento a casa e spesso abbiamo più del necessario.

Ma le persone si lamentano per ogni cosa.
Eppure hanno elettricità, telefono, cibo, acqua calda e tetto sulla testa.

Nulla di tutto questo esisteva in passato.
Ma l'umanità è sopravvissuta a circostanze molto più gravi e non ha mai perso la gioia di vivere.

Forse è ora di essere meno egoisti, smettere di lamentarsi e piangere.

(Anonimo)

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