LA RIFLESSIONE
Non importa se certe cose
non le abbiamo imparate prima, tutto si può imparare nella vita.
Non importa quanti anni abbiamo, non è un caso se la vita ci ha messo di fronte a un cambiamento proprio ora. Prima, forse, non saremmo stati pronti o forse c’è qualcosa che dobbiamo imparare ora.
Non importa se abbiamo vissuto tanti anni in funzione dei figli e ci ritroviamo oggi a dover ricominciare a vivere, non c’è nulla di male, anzi.
Non importa se si è conclusa una storia d’amore con una persona che pensavamo fosse la persona della nostra vita.
“L’unica persona che sei destinato a diventare è la persona che decidi di essere”.
Non è mai troppo tardi per meritare di più.
È tardi quando abbiamo un appuntamento fissato a una data ora e, per qualsiasi motivo, non siamo arrivati in tempo, oppure è tardi quando dimentichiamo il fornello e si brucia la cena.
Quando invece, si parla dell’intera vita di una persona e soprattutto di ricerca della felicità, la parola “tardi” non esiste, non è applicabile. È sempre un buon momento per lottare e conquistare il meritato benessere.
È la paura, la barriera che, in molte occasioni, ci impedisce di costruire la nostra felicità o, per lo meno, di raggiungere quello che sogniamo, ma che si trova qualche passo oltre la nostra zona di confort.
Una cosa che facciamo di solito, senza esserne del tutto coscienti, è camuffare la paura con la rassegnazione, con pensieri come “è quello che ho a disposizione, che devo sopportare, se lo lascio, probabilmente starò ancora peggio”.
Siamo talmente abituati a camuffare la paura, da restarne intrappolati, perché ci siamo rassegnati.
Chi si rassegna e smette di lottare è destinato ad una lenta infelicità che può benissimo condurre a una forma nascosta di depressione.
La paura va intesa per quello che è in realtà: un’emozione che ci mette in allerta quando ci troviamo di fronte ad un pericolo. È un errore nascondere o non ascoltare questo istinto naturale: occorre capirlo, elaborarlo e, infine, agire nel modo più adeguato. Non dobbiamo “avere paura della paura”: è importante imparare ad ascoltarla, perché è un chiaro segnale di inquietudine e di malessere interiore.
Il semplice fatto di razionalizzare la paura, di mettere da parte gli atteggiamenti limitanti e le insicurezze ci permetterà di liberarci di tutte quelle corazze chi ci impediscono di avanzare come persone.
La soluzione sta, in molti casi, proprio nell’agire: superare la linea della paura, l’immobilità e, soprattutto, dimenticare pensieri come “il mio treno è già passato” oppure “ormai per me è troppo tardi”.
Non sappiamo quello che troveremo o se quello che facciamo avrà un buon esito. La paura sarà un compagno inseparabile.
Ma fare il grande passo è un’esperienza che arricchisce. E non è mai troppo tardi.
Ognuno di noi merita il meglio, in ogni istante, in ogni momento della nostra vita. Invece di aspettare che siano gli altri ad offrircelo, vale la pena conquistarlo innanzitutto con le nostre forze.
(Ralph W. Emerson)
Non importa quanti anni abbiamo, non è un caso se la vita ci ha messo di fronte a un cambiamento proprio ora. Prima, forse, non saremmo stati pronti o forse c’è qualcosa che dobbiamo imparare ora.
Non importa se abbiamo vissuto tanti anni in funzione dei figli e ci ritroviamo oggi a dover ricominciare a vivere, non c’è nulla di male, anzi.
Non importa se si è conclusa una storia d’amore con una persona che pensavamo fosse la persona della nostra vita.
“L’unica persona che sei destinato a diventare è la persona che decidi di essere”.
Non è mai troppo tardi per meritare di più.
È tardi quando abbiamo un appuntamento fissato a una data ora e, per qualsiasi motivo, non siamo arrivati in tempo, oppure è tardi quando dimentichiamo il fornello e si brucia la cena.
Quando invece, si parla dell’intera vita di una persona e soprattutto di ricerca della felicità, la parola “tardi” non esiste, non è applicabile. È sempre un buon momento per lottare e conquistare il meritato benessere.
È la paura, la barriera che, in molte occasioni, ci impedisce di costruire la nostra felicità o, per lo meno, di raggiungere quello che sogniamo, ma che si trova qualche passo oltre la nostra zona di confort.
Una cosa che facciamo di solito, senza esserne del tutto coscienti, è camuffare la paura con la rassegnazione, con pensieri come “è quello che ho a disposizione, che devo sopportare, se lo lascio, probabilmente starò ancora peggio”.
Siamo talmente abituati a camuffare la paura, da restarne intrappolati, perché ci siamo rassegnati.
Chi si rassegna e smette di lottare è destinato ad una lenta infelicità che può benissimo condurre a una forma nascosta di depressione.
La paura va intesa per quello che è in realtà: un’emozione che ci mette in allerta quando ci troviamo di fronte ad un pericolo. È un errore nascondere o non ascoltare questo istinto naturale: occorre capirlo, elaborarlo e, infine, agire nel modo più adeguato. Non dobbiamo “avere paura della paura”: è importante imparare ad ascoltarla, perché è un chiaro segnale di inquietudine e di malessere interiore.
Il semplice fatto di razionalizzare la paura, di mettere da parte gli atteggiamenti limitanti e le insicurezze ci permetterà di liberarci di tutte quelle corazze chi ci impediscono di avanzare come persone.
La soluzione sta, in molti casi, proprio nell’agire: superare la linea della paura, l’immobilità e, soprattutto, dimenticare pensieri come “il mio treno è già passato” oppure “ormai per me è troppo tardi”.
Non sappiamo quello che troveremo o se quello che facciamo avrà un buon esito. La paura sarà un compagno inseparabile.
Ma fare il grande passo è un’esperienza che arricchisce. E non è mai troppo tardi.
Ognuno di noi merita il meglio, in ogni istante, in ogni momento della nostra vita. Invece di aspettare che siano gli altri ad offrircelo, vale la pena conquistarlo innanzitutto con le nostre forze.
(Ralph W. Emerson)
LA POESIA
È ancora tempo
di teneri risvegli,
le prime piogge
hanno lasciato
tappeti verdi
sulla terra arida
e l'erba rivive
una nuova primavera.
La strada si fa sentiero
sino a perdersi
in aperta campagna,
lì il giorno
ha un ampio respiro,
la luce quasi estiva
fa ombra ai rami
e i sassi giocano
con i passi
incontrati per caso.
Hai fatto caso
come può essere bello
un giorno qualunque
di settembre?
Francesca Stassi
LA FRASE
ANIMALI (foto curiose)
OLIVER: il bel gattone di Federico che mostra orgoglioso
il bottino della sua prima caccia grossa: UNA MOSCA!!! ;-)))
RELAX
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