Qui ci occuperemo delle parole del nostro dialetto che derivano verosimilmente dal Cimbro. Sono vocaboli dell'antica lingua rimasti nella nostra parlata corrente e che sono sopravvissuti divenendone parte. A volte adattandosi foneticamente, altre assumendo addirittura un significato diverso per allegoria.
La parola di oggi è:
- Sìnsolo
- Indica un brandello di qualcosa, specie di stoffa. Per estensione anche oggetto di poco conto o inutile orpello.
Deriva verosimilmente dalla voce cimbra Sìntzala che ha il medesimo significato, ma che potrebbe essere a sua volta un prestito veneto.
In veneto esiste "fìnfolo", che è una bacchetta recante in cima uno spaghetto con l'esca, usata per acchiappare le rane; a volte anche usato come similitudine scherzosa per indicare l'organo maschile.
Da non confondersi invece con Sinsòlo, che identifica l'assenzio e per estensione una bevanda esageratamente amara.
In veneto esiste "fìnfolo", che è una bacchetta recante in cima uno spaghetto con l'esca, usata per acchiappare le rane; a volte anche usato come similitudine scherzosa per indicare l'organo maschile.
Da non confondersi invece con Sinsòlo, che identifica l'assenzio e per estensione una bevanda esageratamente amara.
- Aggettivi: / (/)
- Frase: A che far vetu in volta co tuti cuei sinsoli? / Perché vai in giro con quegli orpelli?
È sinonimo di: /.
Provè la Cavalina col sinsòlo, che la ve fa digerire!
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