Per limitarsi alle ultime ore, si è appreso che due milioni di
italiani (venticinque volte lo stadio di San Siro gremito) pagano
mazzette per passare davanti agli altri nelle liste d’attesa degli
ospedali e che dentro la Reggia di Caserta patrimonio dell’Unesco si
affittano appartamenti a 3 euro al mese con parcheggio annesso e acqua
potabile a carico dello Stato. Il fatto è che nessuna di queste notizie
ha più il potere di sorprenderci. Ci sembra di averle già sentite tanto
tempo fa, sulle prime anche esecrate, ma poi accettate come un pedaggio
inesorabile all’italianità.
In un mondo ideale, o forse soltanto normale, gli appartamenti dentro
la Reggia di Caserta costerebbero 3000 euro al mese invece di 3 e con
quei soldi si dimezzerebbero le liste d’attesa di un paio di ospedali,
vanificando il traffico di bustarelle. Ma siamo sicuri di volerci
vivere, in un posto simile? Un posto dove gli alloggi di proprietà
pubblica vengano affittati a equo canone e non a iniquo vantaggio degli
amici del signorotto locale, e dove sia possibile prenotare un esame
clinico o restaurare una soffitta senza che il titolare di un qualsiasi
potere di interdizione si senta subito in diritto di pretendere una
tangente? Un politico democristiano della Prima Repubblica mi disse una
volta che il giorno in cui tutti gli italiani si fossero messi a
rispettare e far rispettare tutte le leggi, l’Italia si sarebbe fermata.
Quel giorno non è mai arrivato, ma l’Italia si è fermata lo stesso. E
se resta in piedi è solo perché non sa più nemmeno lei da che parte
cadere.
Quanto hai ragione !!
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