Chiesa parrocchiale di S.Maria Maddalena di Forni |
Passiamo ora sulla destra orografica dell'Astico per presentare quelle frazioni e contrade del Comune di Valdastico ivi ubicate e comprese tra la Val delle Loze a nord e la Val dell'Orsa a sud. Prima della costituzione del comune di Valdastico, nel 1940, questo territorio costituiva il piccolo comune di FORNI. Prima ancora faceva comune con Tonezza, paese a cui è sempre stato legato e con cui ha in comune buona parte dei suoi ceppi familiari.
Per un commento storico di questa scheda, affidiamoci alla certa penna di Gaetano Maccà, un frate minore osservante nativo di Sarcedo, che visitò il luogo ai primi dell'ottocento e ne scrisse nella sua "Storia dei Sette Comuni e ville annesse" edita a Caldogno nel 1816.* La trascrivo fedelmente nella sintassi di quella redazione, così abbiamo un documento all'incirca della stessa epoca delle mappe catastali del periodo della dominazione austriaca [1815-1866].
STORIA
DELLA VILLA
DEI FORNI
- CAPITOLO PRIMO.
- Stato antico, e presente di questa villa.
Ma passiamo
alla descrizione di questa villa. Essa adunque è composta colle falde delle
montagne di Tonezza, e con pochi tratti di pianura lunghesso il fiume Astico, che le scorre appresso. Le dette falde in
buona parte sono poste in coltura. Questa villa abbonda di noci. Forma comune con Tonezza: quindi è, che in una lista
dei comuni delle ville Vicentine colla data del 1389. Tonezza, e Forni sono insieme unite. La parrocchia dei Forni all'intorno confina con Arsiero, Cogolo,
Pedescala, s. Pietro di Valdastico, Laste basse, e Tonezza. Di là dall'Astico v'è una contrata detta dei Cerati, la quale
in temporale forma comune con Rozzo, ma
nello spirituale è soggetta alla parrocchia dei Forni. Nella stessa parrocchia
dei Forni v'è un' altra contrada detta
Barcarola ove sononvi due ruote di molini girati dall'acqua dell'Astico; e due
altre ruote vi sono nella contrada detta dal Soglio, chiamata anche la fucina,
girate anch’esse da acqua cavata fuori dall'Astilo
stesso, la qual'acqua gira pur ivi una sega da legname, un follo da panni, e
una pila da orzo. Questo fiume in tempo d'inondazione è precipitoso. In una
inondazione successa ai primi di settembre del 1757 in cotesta villa schiantò
muri, e svelse affatto una Casa, oltre i danni grandi cagionati alla Campagna.
Le famiglie di
questa parrocchia, secondo l'ultimo computo Veneto fatto del 1794 sono 99, le anime
in tutte cinquecento e due. Da questa villa venne la famiglia Cerati. Detta
Villa è inclusa nei Sette Comuni e
partecipa dei privilegi ed esenzioni che godono gli stessi Sette Comuni.
- CAPITOLO II.
- Della chiesa parrocchiale.
Mappa d'avviso del Comune di Forni - 1840 (parte Nord) |
Mappa d'avviso del Comune di Forni - 1840 (parte Sud) |
Bibliografia, annotazioni, avvertenze e diritti:
- I documenti catastali qui riportati sono estratti dagli originali conservati presso l'Archivio di Stato di Vicenza - Catasto Austriaco del comune censuario di Forni - Mappa d'Avviso; Mappa I; II e Libri partite e riportano in filigrana il marchio d'origine. Sono concessi ad uso esclusivo di questa pubblicazione con prot. n. 01 del 04/02/2015 dal Mistero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sez. d'Archivio di Stato di Vicenza.
- * Gaetano Maccà - Storia dei Sette Comuni e ville annesse - Caldogno 1816 - G.B. Menegatti;
- Si ringrazia Marco Pettinà per le foto messe gentilmente a disposizione.
- E fatto divieto di riproduzione e ulteriore divulgazione in qualsiasi forma e modalità.
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