Veneto flagellato dagli insetti killer che si trovano vicino a pini,
querce e castagni. Molto velenosi per gli animali, possono portare alla
morte. Altamente urticanti per l’uomo.
Nel Nord Italia e soprattutto nel Veneto è allarme processionaria.
Sono bruchi pelosi, velenosi, che di solito si trovano tra pini e
querce, letali per cani e gatti e altamente urticanti per l’uomo.
Soprattutto in questo periodo, da marzo a fine maggio, bisogna fare
molta attenzione quando si portano i cani tra prati, boschi e parchi. Ma
i micidiali bruchetti possono essere pericolosi anche per i bambini che
giocano tra i prati.
Il bruco della processionaria
E controllare bene dove il cane mette
naso e bocca sul terreno, perchè basta che annusi anche solo per
qualche secondo uno di questi bruchi o i peli che il bruco diffonde
nell’aria e nell’erba, per avere danni a volte anche letali.
La processionaria è un insetto lepidottero
della famiglia dei taumatopeidi. E’ un parassita pericoloso, si trova
in vicinanza di pini (Pinus Nigra e Pinus Silvestris) e querce a foglia
caduca (Quercus robur e Quercus peduncolata), anche se può,
occasionalmente esserci anche dove si trovano larici, cedri, noccioli,
castagni, faggi, carpini e betulle.
L’adulto della processionaria è
una farfalla con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con striature
brune. La femmina è, in genere, poco più grande del maschio. La loro
vita è molto breve, di solito non dura più di uno-due giorni. L’insetto,
una volta raggiunta la fase di maturità, esce dal terreno. Le femmine
sono le prime ad arrampicarsi sulle piante ad alto fusto, dove poi
vengono fecondate dal maschio. A questo punto, il lepidottero vola alla
ricerca della pianta più adatta per la deposizione delle uova.
La processionaria nella fase bruco, è molto pericolosa soprattutto
per cani, gatti, cavalli, che annusando il terreno possono
inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo
dell’insetto. Ingeriti sono letali per gli animali. Ma i peli della
processionaria possono essere velenosi anche per l’uomo, provocando
ustioni e dermatiti.
I sintomi che un cane presenta
sono gravi. Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione,
provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico
della bocca e dell’esofago e dello stomaco. Il fenomeno non accenna per
niente a diminuire, anzi con il passare dei minuti, soprattutto la
lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento
patologico a volte raggiungendo dimensioni spaventose, tali da soffocare
l’animale.
I peli urticanti del bruco della
processionaria, entrando in contatto con la lingua, causano una
distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da
provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di
lingua. Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del
animale, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto
quest’ultima può essere anche emorragica.
La prima cura per un cane colpito
da processionaria è allontanare la sostanza irritante dal cavo orale:
per questo bisogna effettuare un abbondante lavaggio della bocca con
acqua. E’ consigliabile fare uso di una siringa senz’ago con cui
spruzzare più volte l’acqua in bocca. Dopo questo primo intervento
bisogna andare al piu’ presto dal veterinario. L’intervento rapido e
immediato è l’unica possibilità di salvezza per un cane colpito da
processionaria.
Corriere del Veneto segnalato da DXE
Grazie DXE per la segnalazione.
RispondiEliminaPer chi possiede, o ama animali, è proprio un grosso problema.
Il cane si può tenere all'interno di un recinto, oppure al guinzaglio, ma sono i gatti che preoccupano maggiormente. Essi, soprattutto di notte, si possono allontanare da casa per qualche chilometro.
La processionaria, come si può vedere, è presente anche nella nostra valle.
Auguriamoci che l'autorità preposta alla tutela delle foreste abbia già messo in cantiere qualche iniziativa atta a porre un efficace rimedio alla situazione.
Io sinceramente sono rimasta stupita: non pensavo che la processionaria avesse degli effetti cosi pesanti anche su animali e uomini. Credevo si "limitasse" al danno fatto alle piante che la "ospitano". Questo articolo mi ha molto allarmata.
RispondiEliminaOgni volta che vado verso Pedemonte, vedo molti pini che accolgono i nidi di questo bruco. I primi che ho visto da vicino sono stati in zona Montepiano anni fa, passeggiando con mia mamma. Ricordo di averli fotografati...
Avevo letto che molto spesso, per debellare la processionaria, intervengono addirittura i cacciatori, che sparano (immagino pallini) sui nidi frantumandoli e distruggendo buona parte delle larve che ci sono dentro.
Come dici tu Claudio, vista la gravità e il veloce propagarsi di questo essere, speriamo che le autorità preposte facciano qualcosa.