sabato 2 aprile 2016

Allarme processionaria Bruchi letali per cani e gatti

Veneto flagellato dagli insetti killer che si trovano vicino a pini, querce e castagni. Molto velenosi per gli animali, possono portare alla morte. Altamente urticanti per l’uomo.
 
Nel Nord Italia e soprattutto nel Veneto è allarme processionaria. Sono bruchi pelosi, velenosi, che di solito si trovano tra pini e querce, letali per cani e gatti e altamente urticanti per l’uomo. Soprattutto in questo periodo, da marzo a fine maggio, bisogna fare molta attenzione quando si portano i cani tra prati, boschi e parchi. Ma i micidiali bruchetti possono essere pericolosi anche per i bambini che giocano tra i prati.
Il bruco della processionaria
E controllare bene dove il cane mette naso e bocca sul terreno, perchè basta che annusi anche solo per qualche secondo uno di questi bruchi o i peli che il bruco diffonde nell’aria e nell’erba, per avere danni a volte anche letali.
La processionaria è un insetto lepidottero della famiglia dei taumatopeidi. E’ un parassita pericoloso, si trova in vicinanza di pini (Pinus Nigra e Pinus Silvestris) e querce a foglia caduca (Quercus robur e Quercus peduncolata), anche se può, occasionalmente esserci anche dove si trovano larici, cedri, noccioli, castagni, faggi, carpini e betulle.

L’adulto della processionaria è una farfalla con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con striature brune. La femmina è, in genere, poco più grande del maschio. La loro vita è molto breve, di solito non dura più di uno-due giorni. L’insetto, una volta raggiunta la fase di maturità, esce dal terreno. Le femmine sono le prime ad arrampicarsi sulle piante ad alto fusto, dove poi vengono fecondate dal maschio. A questo punto, il lepidottero vola alla ricerca della pianta più adatta per la deposizione delle uova.

La processionaria nella fase bruco, è molto pericolosa soprattutto per cani, gatti, cavalli, che annusando il terreno possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. Ingeriti sono letali per gli animali. Ma i peli della processionaria possono essere velenosi anche per l’uomo, provocando ustioni e dermatiti.
I sintomi che un cane presenta sono gravi. Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca e dell’esofago e dello stomaco. Il fenomeno non accenna per niente a diminuire, anzi con il passare dei minuti, soprattutto la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico a volte raggiungendo dimensioni spaventose, tali da soffocare l’animale.

I peli urticanti del bruco della processionaria, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua. Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del animale, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.
La prima cura per un cane colpito da processionaria è allontanare la sostanza irritante dal cavo orale: per questo bisogna effettuare un abbondante lavaggio della bocca con acqua. E’ consigliabile fare uso di una siringa senz’ago con cui spruzzare più volte l’acqua in bocca. Dopo questo primo intervento bisogna andare al piu’ presto dal veterinario. L’intervento rapido e immediato è l’unica possibilità di salvezza per un cane colpito da processionaria.
Corriere del Veneto segnalato da DXE

2 commenti:

  1. Grazie DXE per la segnalazione.
    Per chi possiede, o ama animali, è proprio un grosso problema.
    Il cane si può tenere all'interno di un recinto, oppure al guinzaglio, ma sono i gatti che preoccupano maggiormente. Essi, soprattutto di notte, si possono allontanare da casa per qualche chilometro.
    La processionaria, come si può vedere, è presente anche nella nostra valle.
    Auguriamoci che l'autorità preposta alla tutela delle foreste abbia già messo in cantiere qualche iniziativa atta a porre un efficace rimedio alla situazione.

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  2. Io sinceramente sono rimasta stupita: non pensavo che la processionaria avesse degli effetti cosi pesanti anche su animali e uomini. Credevo si "limitasse" al danno fatto alle piante che la "ospitano". Questo articolo mi ha molto allarmata.
    Ogni volta che vado verso Pedemonte, vedo molti pini che accolgono i nidi di questo bruco. I primi che ho visto da vicino sono stati in zona Montepiano anni fa, passeggiando con mia mamma. Ricordo di averli fotografati...
    Avevo letto che molto spesso, per debellare la processionaria, intervengono addirittura i cacciatori, che sparano (immagino pallini) sui nidi frantumandoli e distruggendo buona parte delle larve che ci sono dentro.
    Come dici tu Claudio, vista la gravità e il veloce propagarsi di questo essere, speriamo che le autorità preposte facciano qualcosa.

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