ansimava,
incredula che a lei fosse destinata
una vita tanto breve;
...arrancava il suo respiro ed
inciampava nelle esili zampette,
per perdersi nel vivo colore delle ali
nel caldo calore del cuore;
...chiedeva ragione a me
dei suoi respiri contati,
della lunga e sofferta attesa
avvolta dentro la dorata crisalide;
...sognava cieli immensi,
prati variopinti e gocce di rugiada
ove tuffarsi nelle albe terse,
eppoi ancora fiori e fiori;
...veloce il volo,
un lampo la dolcezza del girasole,
leggiadra la danza al tramonto,
impalpabile il color della notte;
...ora riposa nel palmo della mano:
pulsa vita il suo essere esile,
pulsa vita oltre il suo non volare;
ha osato chiedere
e la Vita la renderà immortale
nel candore lucente di un foglio.
(Irma)
Nessun commento:
Posta un commento