sabato 8 marzo 2014

Un'escursione a Tonezza

Ero indecisa se raccontarvi o meno questa mia esperienza  perchè in verità non ricordo esattamente con chi ho condiviso questa gita e nemmeno con quali mezzi ho risalito la strada verso l'Altipiano di Tonezza. Comunque, siccome alcuni particolari sono rimasti impressi nella mia mente, vedrò di fare del mio meglio per esternare la gioia provata e quanto, anche in questa occasione, è stato importante e ha contribuito a farmi amare la Valdastico. 
Infatti, arrivati in questo luogo, dopo una sana passeggiata lungo una strada pianeggiante, ho potuto godere di un bel momento di relax seduta su una panchina di legno riscaldata dal sole che lassù sembrava più caldo e luminoso del solito. Non ricordo la mia età, ma ricordo benissimo che osservavo le mie gambette secche-secche e mi stimavo per aver indossato delle calze bianche ricamate e lunghe sino al ginocchio e delle scarpe alla "bebè" ripulite ad arte con la "cervina". Una grande FIGATA per quel tempo!!!
La mattina trascorse in un battibaleno, sentivo gli adulti parlare in continuazione dei lavori  inerenti la strada nuova fatta costruire da Rumor: alcuni sostenevano per un veloce accesso alla sua villa, altri dicevano per un migliore sviluppo del turismo. Naturalmente, come in tutte queste situazioni, i pareri erano favorevoli e contrari ed ognuno pretendeva di avere ragione. Un pensiero mi passa ora nella mente, concedetemelo, mi sembra che ora siamo passati dalle Strade alle Autostrade e in un futuro,  neanche troppo lontano, i nostri discendenti si troveranno alle prese con il dilemma se accettare o meno la costruzione di una pista di atterraggio per navette spaziali.
All'ora di pranzo  ricordo di aver frugato nel sacco scozzese che mi portavo appresso e di aver trovato, oltre al solito pane e formaggio, anche un paio di uova sode dal tuorlo profumatissimo e, gioia delle gioie, al posto della solita mela una bella tavoletta di cioccolata "Casa Mia" dell'Alemagna probabilmente portata da mio padre quando venne a trovarmi da Milano e fino allora tenuta nascosta...
Dopo aver consumato questa bomba calorica ricordo che ci siamo diretti fuori dall'abitato di Tonezza verso un pianoro pieno di alberi di ciliegio,  purtroppo la stagione era già passata da un pezzo ed abbiamo trovato solo qualche frutto già marcito che presentava i suoi gandolini in tutta nudità, ma è stato ugualmente bellissimo: sembrava di trovarsi in uno spazio infinito. Ecco, adesso ricordo eravamo accompagnati da una Suora che io non conoscevo e tra una preghiera, un salto, una corsa e qualche tiro a palla-mano  venne subito il momento del ricongiungimento del gruppo. Infatti, alcune persone, fin dal mattino, si erano incamminate per un'altra strada con l'intento di far visita all'Ossario del Monte Cimone, percorso probabilmente troppo lungo e pesante per noi ragazzine. Proprio qui, nel punto prestabilito per il viaggio di ritorno, mi aspettava la sorpresa più bella: in lontananza, a fondo valle, si  vedeva benissimo San Piero e le sue Contrade!!! 
Uno spettacolo così non si era mai presentato ai miei occhi nella sua interezza, sembrava una cartolina, ma a colori e non in bianco e nero come ero abituata a vedere. Non mi sarei più allontanata da quel luogo e in quel momento nella mia fantasia di bambina  ho desiderato rinascere aquila per poter volare piano piano fino a casa accompagnata dall'eco dei dolci rumori della Valle che sembravano quasi annullare la distanza tra il Monte Cimone e La Singela. 
Nei giorni successivi, il mio sguardo cadeva spesso verso Tonezza, che da casa si vedeva benissimo, e pensando a quella bella esperienza mi accompagnavo al desiderio di poterla rivedere anche in versione serale. 
Il panorama illuminato dalla luce dei lampioni doveva risultare ancora più bello. 
Floriana Ferrarini   

7 commenti:

  1. Bella vista proprio Floriana ! Dalla strada per Fiorentini, dopo il Chiosco Alpino, se guardi giù nella Valle, vedi benissimo San Pietro, ed anche la mia casa.

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  2. Bel racconto Floriana, complimenti! Odette quando passo davanti casa tua ti penso e penso al caffè che ci gustermo insieme quando verrai.

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    1. Grazie Renata. Sarà un momento molto piacevole anche per me !

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  3. Ciao ODETTE tranquilla posso confermarti che la tua casa è ancora al suo posto ;sono passato giovedi' pomeriggio e tutto era in ordine. Sotto la casa dei LORDA c'era un piccolo incendio ma penso che si sia risolto senza problemi almeno lo spero perche'io ero nel viaggio di ritorno a MILANO. Mi sono riempito gli occhi e la mente di immagini della VALLE cosi per un po' di tempo sono a posto CIAO

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    1. AGOS, grazie per le notizie rassicuranti in riguardo alla casa. Per la casa dei Lorda, c'è Giovanni, fratello di Bruno, che veglia.
      Ti auguro di poter ritornare presto in Val d'Astico, in altre circonstanze. La morte di un essere caro, anche anziano, è sempre una sofferenza. Purtroppo, come dicono qui : "c'est la vie !" Ciao.

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  4. Cara Floriana hai tanto ampre per la valle dell'astico la vedi bella da ogni parte. I tuoi racconti mi piacciono sempre perchè sei una persona sensibile e inteligente. ciao e auguri anche a te.

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  5. Allora Floriana, quando verrai a San Pietro dovremo aggiungere alla lista anche una capatina a Tonezza....La lista incomincia ad allungarsi....

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