Ero indecisa se raccontarvi o meno questa mia esperienza perchè in
verità non ricordo esattamente con chi ho condiviso questa gita e
nemmeno con quali mezzi ho risalito la strada verso l'Altipiano di
Tonezza. Comunque, siccome alcuni particolari sono rimasti impressi nella
mia mente, vedrò di fare del mio meglio per esternare la gioia provata e
quanto, anche in questa occasione, è stato importante e ha contribuito a
farmi amare la Valdastico.
Infatti, arrivati in questo luogo, dopo una
sana passeggiata lungo una strada pianeggiante, ho potuto godere di un
bel momento di relax seduta su una panchina di legno riscaldata dal sole
che lassù sembrava più caldo e luminoso del solito. Non ricordo la mia
età, ma ricordo benissimo che osservavo le mie gambette secche-secche e
mi stimavo per aver indossato delle calze bianche ricamate e lunghe sino
al ginocchio e delle scarpe alla "bebè" ripulite ad arte con la
"cervina". Una grande FIGATA per quel tempo!!!
La mattina
trascorse in un battibaleno, sentivo gli adulti parlare in continuazione
dei lavori inerenti la strada nuova fatta costruire da Rumor: alcuni
sostenevano per un veloce accesso alla sua villa, altri dicevano per un
migliore sviluppo del turismo. Naturalmente, come in tutte queste
situazioni, i pareri erano favorevoli e contrari ed ognuno pretendeva di
avere ragione. Un pensiero mi passa ora nella mente, concedetemelo, mi
sembra che ora siamo passati dalle Strade alle Autostrade e in un futuro, neanche troppo lontano, i nostri discendenti si troveranno alle prese
con il dilemma se accettare o meno la costruzione di una pista di
atterraggio per navette spaziali.
All'ora di pranzo ricordo di aver frugato nel sacco
scozzese che mi portavo appresso e di aver trovato, oltre al solito pane e
formaggio, anche un paio di uova sode dal tuorlo profumatissimo e, gioia
delle gioie, al posto della solita mela una bella tavoletta di
cioccolata "Casa Mia" dell'Alemagna probabilmente portata da mio padre
quando venne a trovarmi da Milano e fino allora tenuta
nascosta...
Dopo aver consumato questa bomba calorica ricordo che ci
siamo diretti fuori dall'abitato di Tonezza verso un pianoro pieno di
alberi di ciliegio, purtroppo la stagione era già passata da un pezzo
ed abbiamo trovato solo qualche frutto già marcito che presentava i suoi
gandolini in tutta nudità, ma è stato ugualmente bellissimo: sembrava di
trovarsi in uno spazio infinito. Ecco, adesso ricordo eravamo
accompagnati da una Suora che io non conoscevo e tra una preghiera, un
salto, una corsa e qualche tiro a palla-mano venne subito il momento
del ricongiungimento del gruppo. Infatti, alcune persone, fin dal
mattino, si erano incamminate per un'altra strada con l'intento di far
visita all'Ossario del Monte Cimone, percorso probabilmente troppo lungo
e pesante per noi ragazzine. Proprio qui, nel punto prestabilito per il
viaggio di ritorno, mi aspettava la sorpresa più bella: in lontananza, a
fondo valle, si vedeva benissimo San Piero e le sue
Contrade!!!
Uno spettacolo così non si era mai presentato ai
miei occhi nella sua interezza, sembrava una cartolina, ma a colori e non
in bianco e nero come ero abituata a vedere. Non mi sarei più
allontanata da quel luogo e in quel momento nella mia fantasia di
bambina ho desiderato rinascere aquila per poter volare piano piano
fino a casa accompagnata dall'eco dei dolci rumori della Valle che
sembravano quasi annullare la distanza tra il Monte Cimone e La
Singela.
Nei giorni successivi, il mio sguardo cadeva spesso verso
Tonezza, che da casa si vedeva benissimo, e pensando a quella bella
esperienza mi accompagnavo al desiderio di poterla rivedere anche in
versione serale.
Il panorama illuminato dalla luce dei lampioni doveva
risultare ancora più bello.
Floriana Ferrarini
Bella vista proprio Floriana ! Dalla strada per Fiorentini, dopo il Chiosco Alpino, se guardi giù nella Valle, vedi benissimo San Pietro, ed anche la mia casa.
RispondiEliminaBel racconto Floriana, complimenti! Odette quando passo davanti casa tua ti penso e penso al caffè che ci gustermo insieme quando verrai.
RispondiEliminaGrazie Renata. Sarà un momento molto piacevole anche per me !
EliminaCiao ODETTE tranquilla posso confermarti che la tua casa è ancora al suo posto ;sono passato giovedi' pomeriggio e tutto era in ordine. Sotto la casa dei LORDA c'era un piccolo incendio ma penso che si sia risolto senza problemi almeno lo spero perche'io ero nel viaggio di ritorno a MILANO. Mi sono riempito gli occhi e la mente di immagini della VALLE cosi per un po' di tempo sono a posto CIAO
RispondiEliminaAGOS, grazie per le notizie rassicuranti in riguardo alla casa. Per la casa dei Lorda, c'è Giovanni, fratello di Bruno, che veglia.
EliminaTi auguro di poter ritornare presto in Val d'Astico, in altre circonstanze. La morte di un essere caro, anche anziano, è sempre una sofferenza. Purtroppo, come dicono qui : "c'est la vie !" Ciao.
Cara Floriana hai tanto ampre per la valle dell'astico la vedi bella da ogni parte. I tuoi racconti mi piacciono sempre perchè sei una persona sensibile e inteligente. ciao e auguri anche a te.
RispondiEliminaAllora Floriana, quando verrai a San Pietro dovremo aggiungere alla lista anche una capatina a Tonezza....La lista incomincia ad allungarsi....
RispondiElimina