GASPARE
Il giovane con l’incenso
In questi ultimi giorni dedicati alle festività natalizie, i protagonisti del Presepe non potevano che essere loro: I RE MAGI.
Figure suggestive della nostra tradizione, entrano in scena il 6 gennaio, a conclusione della storia che racconta la nascita di Gesù. Questi personaggi, ancora più degli altri, sono avvolti da un’aura di mistero, non fosse altro che per l’aspetto esotico e il fascino che esercita da sempre chiunque provenga da posti lontani… Ma, di fatto, il mistero è fitto a causa della scarsità di notizie sul loro conto in nostro possesso.
Matteo è l’unico dei quattro evangelisti a parlarne, ma non ci dice quanti fossero, né riferisce i loro nomi, presentandoli come “Alcuni Magi” giunti dall'Oriente per adorare il re dei Giudei dopo averne visto sorgere la stella. Aggiunge però che, arrivati davanti a Maria col bambino, i Magi aprirono i loro scrigni per offrirgli in dono “oro, incenso e mirra”. (Mt 2,1-12). Particolare da cui si è dedotto che fossero in tre.
Sebbene siano raffigurati sempre insieme nel loro cammino, per una volta vedremo di conoscerli singolarmente, uno ad uno, cominciando subito dal più giovane: Gaspare.
COME RICONOSCERLO?
È il Magio che porta in dono l’incenso. Si distingue per i tratti somatici arabi e una carnagione semiscura. Per questo motivo, secondo alcuni, rappresenterebbe il continente asiatico: Medio Oriente e Indie.
IL NOME
Gaspare deriverebbe dal greco e significherebbe “signore di Saba”, un ricco regno leggendario situato in una regione che corrisponde all’attuale Yemen. Secondo altre ipotesi la sua origine sarebbe invece persiana e vorrebbe dire “tesoriere”.
IL DONO
Egli dona al Bambinello l’incenso, riconoscendo così ufficialmente a Gesù la sua natura divina. Questa resina, ricavata dalla corteccia delle piante appartenenti alle Burseraceae, originaria della penisola arabica, è nota infatti per essere usata in molti riti religiosi per esprimere venerazione e adorazione per la divinità.
Paola Toldo Slaviero
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