La parola sta alla base dei rapporti interpersonali; nessuno, infatti, ne ha bisogno in solitudine, ma la trova fondamentale quando vuole comunicare con altri da sé.
Ebbene, è evidente che, per mantenere rapporti sereni e costruttivi con l'interlocutore, occorra porre attenzione alla qualità del contenuto, che debba essere veritiero nel merito, ma anche concepito e predisposto in modo educato e rispettoso della persona coinvolta e dei suoi sentimenti. Perché il linguaggio è un raffinato strumento di comunicazione e di relazione proficua tra le persone, atto a costruire legami solidali.
Siamo infatti esseri sociali e ci realizziamo nella comunità con cui interagiamo continuamente.
Se però la parola non è più un ponte tra le Persone, ma diventa un mezzo di prevaricazione sugli altri, atto a provocare fratture, a offendere, a stravolgere la realtà fattuale, non solo viene a mancare la funzione primaria della parola stessa, ma si creano lacerazioni importanti nel tessuto sociale.
Ed i social fanno da pericolosa cassa di risonanza.
Di esempi purtroppo, ve ne sono a bizzeffe, ad ogni piè sospinto, oltremodo pericolosi perché inducono molti alla simulazione e all'assuefazione.
Credo che sia indispensabile recuperare il rispetto per l'altro, a partire dal tipo di comunicazione, fondata su un dialogo costruttivo e sulla capacità di ascolto, oggi del tutto disattesa: è da qui infatti che, secondo me, occorre ripartire per restituire piena dignità alla nostra appartenenza al consorzio civile.
Penso che lo dobbiamo a quel decantato livello di civiltà cui ci fregiamo di appartenere, e lo dobbiamo soprattutto come senso di rispetto alle generazioni future.
Senza dimenticare che delle parole sono fatti i pensieri, e i pensieri si traducono in azioni.
Fabiola
Concordo appieno. Importante è la parola RISPETTO che è la parola dell'anno. Rispetto in tutti gli ambiti.
RispondiElimina