Convegno sulla medicina di genere

A Bassano si è tenuto l’incontro sulla medicina di genere e sul diverso modo che l’universo femminile manifesta nell’approcciarsi alle malattie. 

Ci ha incuriosito la relatrice che ha curato la parte storica e narrato le vicende della medichessa, allora si chiamava così, Trotula De Ruggiero: fu la prima a studiare a fondo l’essere femminile nelle sue varie implicazioni, comprese quelle psicologiche e culturali.

Tali studi la portarono successivamente a scrivere un trattato di ostetricia e ginecologia che fu una novità assoluta per quel tempo (seconda metà del XI secolo). Fece parte della celeberrima scuola di medicina salernitana che frequentò dapprima come studentessa e più tardi come insegnante. Il fatto che una donna potesse frequentare una scuola - soprattutto se di così alto livello come quella citata e per di più come insegnante... - ci stupisce non poco, dal momento che successivamente questo diritto fu loro negato e solamente svariati secoli dopo le donne poterono ritornare a frequentare le scuole e le università. 

La storia non sempre segue progressi lineari, sono molti invece i periodi di involuzione e di regresso.

L’evoluzione del pensiero umano, la filosofia, le arti, nascono e si sviluppano meglio dove c’è uno scambio di idee e culture diverse, dove c’è l’incontro tra più popolazioni. 

La scuola di Salerno nasce dalla fusione fra varie culture, gli arabi offrirono la loro competenza nel campo della medicina, i normanni e i longobardi, all’epoca ben presenti nel sud Italia, portarono in dote il loro concetto di donna, con un ruolo quasi paritario rispetto agli uomini. Tale considerazione, d’altronde, era comune nella tradizione dei popoli del nord Europa, mentre, ad esempio, non lo era affatto nelle popolazioni di origine latina, le quali, del resto, avevano altri meriti ed erano insuperabili in altri campi. 

Forse per questo anticamente le città portuali erano le più ricche, non solo economicamente, ma soprattutto culturalmente: per il  continuo scambio di idee che le permeava, autentico humus per la crescita del pensiero umano.

Biblioteca civica di Rotzo 

nella foto: il celebre ponte di Bassano, simbolo di incontro e solidarietà fra i popoli