Oggi, chi vuole avere successo nella vita, ha il dovere di mostrarsi sempre impegnato.
Devi renderti perennemente visibile, farti vedere indaffarato dai colleghi o dal pubblico, occupato in un'attività lavorativa di qualunque tipo; tutto, purché il tuo non sia soltanto ozio.
Solo se sei pieno di lavoro allora sei importante e meriti il riconoscimento altrui.
È ciò che spiega Silvia Bellezza, professoressa della Columbia Business School, quando mostra come il tempo libero sia stato in buona parte sostituito dal “consumo ostentativo” o “posizionale”.
È il fatto stesso di mostrarsi perennemente operosi che segnala agli altri il proprio valore: si gareggia a chi si sobbarca il maggior numero di ore in ufficio, fisico e digitale.
Bisogna mostrarsi benestanchi, esauriti felici.
Nello studio condotto insieme a Neeru Paharia e Anat Keinan, Bellezza ha mostrato come uno stile di vita occupato e oberato dal lavoro sia diventato lo status symbol delle persone di successo.
A livello percettivo, l'attenzione si è spostata dalla preziosità e scarsità dei beni, alla preziosità e scarsità degli individui: più sei occupato, più sei interessante.
In uno degli studi condotti è stato esaminato l'effetto positivo che ha sul proprio status... il mostrare la mancanza di tempo libero. Sempre più persone camminano con un AirPod nell'orecchio allo scopo, spesso inconsapevole, di mostrarsi e sentirsi indaffarati.
Parte del lavoro è diventato il farsi vedere rapiti dal lavoro.
[Fonte:"Ma chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell'incantesimo"]
Tanti dicono di essere "overbookés" o "surbookés" come si dice qui. Non so se è sempre una mancanza di tempo libero o piuttosto la malavoglia di affrontare le questioni del nostro tempo, forse una fuga in avanti ?
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