Niente al mondo è più difficile della franchezza e niente è più facile dell'adulazione."
Fëdor Dostoevskij
"L'adulazione non viene mai dalle anime grandi, è appannaggio degli spiriti piccini, che riescono a rimpicciolirsi ancor più per meglio entrare nella sfera vitale delle persone intorno a cui gravitano."
Honoré de Balzac
Rita Levi Montalcini
Sicuramente tutti coloro che lavorano avranno avuto modo di assistere a scene tragicomiche di colleghi che del lecchinaggio ne hanno fatto un modus operandi, pur di non avere alcun problema con i cosiddetti capi o semplicemente per assicurarsi l'inserimento in gruppi lavorativi più influenti.
Ovviamente, così come accade con l'invidia nessuno degli affetti da questa insolita forma di "aggregazione sociale" ammetterà mai di aver adulato il capetto o il politico di turno per ottenere una promozione, un favore o una medaglietta di cartone.
I lecchini sono i primi a parlare di "meritocrazia", di sfaticati che sono solamente "invidiosi" dell'eventuale incarico da loro avuto, nonostante chi li conosce bene sia pienamente consapevole del modo in cui tale carica è stata ottenuta.
Dante relegava all'Inferno proprio i cosiddetti adulatori, nella II Bolgia dell'VIII cerchio, completamente immersi negli escrementi per aver adulato i potenti per fini personali.
(da: la capanna del silenzio)
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