venerdì 12 agosto 2022

Un grido di dolore

 



Guardo dalla finestra…

Dal bosco circostante sento forte un grido di dolore…

Senza far nessun rumore, gli alberi, fanno capire quanta sia la sofferenza per quest’estate troppo calda. Mesi che hanno sconvolto uomini, animali e tutti gli esseri viventi, piante e ogni più piccolo filo d’erba. 

Mi è tornato alla mente il titolo del libro:"E’ sempre verde la mia valle" e mi sono detta che mai, in tutti i miei anni, ho visto gli alberi buttare giù le foglie in agosto; mai ho visto il torrente così avaro d’acqua; mai in questo periodo, gli alpeggi stanno soffrendo così tanto da essere costretti a “scargàre” a metà stagione. 

L’urlo che sento quando guardo le montagne intorno al mio paese, è l’urlo di tutta la natura che geme per una situazione imprevista, che quasi chiede aiuto facendoci vedere chiazze di marrone in mezzo al verde abituale. Mi sembra che il tronco, dove la linfa scorre verso le foglie, si sia imposto di lasciarle andare anzitempo, per tenere in vita la pianta stessa. È quello che spero, quello che mi auguro: che quella sofferenza vissuta non sia letale, ma per tutti gli alberi che ora si stanno spogliando prematuramente, arrivi un altro ciclo di vita, un’altra primavera.

Ogni volta che i miei occhi si posano sul bosco, ogni volta sento quel grido di dolore, che porta sofferenza anche dentro di me…

     Lucia Marangoni Damari

Pedescala 10 agosto 2022


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