Eppure a vederlo non si direbbe: capelli corti castano chiaro, grandi occhi chiari e soli 24 anni di esperienza di vita.
Si chiama Matteo, ma in Valdastico (e non solo) lo chiamano Tempesta.
Matteo è un ragazzo come tanti. Ha un lavoro, degli hobby, amici e soprattutto uno sport che lo appassiona: l’arrampicata.
E sorprende come questa sia nata come una scintilla nel cuore di questo ragazzo. Ci racconta che ogni mattina dalla finestra della sua casa di San Pietro Valdastico vede la parete caratterizzata oggi dalla famosa Ferrata delle Anguane.
Proprio lì sale tra le altre una via, la Karl Unterkircher (di cui ho scritto un articolo qui), aperta il 18 ottobre 2008 da Simon Kehrer e Walter Nones, che la dedicarono all’amico Karl, scomparso lo stesso anno nella salita della parete Rakhiot sul Nanga Parbat.
Tempesta era un ragazzino quando i due alpinisti hanno chiodato questa via, ma è quel giorno che dentro di lui nasce il sogno di ripeterla. Ci è riuscito qualche tempo fa, ma non solo: l’ha anche ripulita in occasione della scrittura della nuova guida Val d’Astico Verticale degli amici Marco Toldo e Diego Dellai, dove la via è stata inserita a pagina 228.
Con noi c’è anche Marco, che ci racconta come è nata questa via.
Non è un ragazzo di molte parole, Matteo, ma spesso contano di più le azioni, soprattutto nel mondo dell’arrampicata e anche qui, in Val d’Astico, un territorio che pian piano, come tante zone montane, si sta spopolando.
Tempesta è giovane, ma ha le idee chiare.
“Amo questo posto e vorrei restare qui. È vero, siamo in pochi giovani e non ci sono quelle attrazioni a cui sono abituati i ragazzi di città, ma qui si sta bene, ci conosciamo tutti e scambiare quattro chiacchiere al bar o nei piccoli negozi quando vai a fare la spesa è ancora un grande valore. Non sono contrario all’innovazione, anzi, mi piacerebbe che qui in Val d’Astico nascessero dei luoghi di ritrovo simili a quelli che si trovano in città, magari, ma sempre nel pieno rispetto del territorio.”
La chiacchierata finisce con qualche battuta tra amici, un piccolo fuoco tra le rocce e un panino ripieno di salsiccia, pancetta e verdure cucinate alla brace.
L’atmosfera è sempre la solita, quella delle serate in compagnia di racconti, ma anche di silenzi. Quelli che nelle pause di Matteo, tra una considerazione e l’altra, lasciano spazio a una speranza che è ancora viva nei giovani che abitano queste vallate e contrade, e nella vita che qui ha tutta un’altra magia.
[avevolevertigini.com]
[vivivaldastico]
Bella foto Matteo, complimenti, che luce! Mi hai fatto venire le vertiggini bravo anche al fotografo ,gia piu in alto💪💪👏👏👏
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