mercoledì 9 dicembre 2015

Poesia - I doni






Norma Giacomelli Stefani, classe 1926, ci segue quotidianamente dal suo tablet e desidererebbe tanto vedere pubblicata una poesia che ha imparato in prima elementare e che ricorda ancora a memoria
E anche per noi è un piacere proporla:















Primavera vien danzando
vien danzando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
 
Ghirlandette di farfalle,
campanelle di vilucchi,
quali azzurre, quali gialle
e poi rose, a fasci e a mucchi.
 
E l'estate vien cantando
vien cantando alla tua porta,
sai tu dirmi che ti porta?
 
Un cestel di bionde pesche
vellutate, appena tocche;
e ciliege lustre e fresche
ben divise a mazzi e a ciocche.
Vien l'autunno sospirando
sospirando alla tua porta,
sai tu dirmi che ti porta?
 
Qualche bacca porporina,
nidi vuoti, rame spoglie,
e tre gocciole di brina,
e un pugnel di morte foglie.
 
E l'inverno vien tremando.
vien tremando alla tua porta,
sai tu dirmi che ti porta?
Un fastel d'aridi ciocchi,
un fringuello irrigidito;
e poi neve, neve a fiocchi,
e ghiacciuoli grossi un dito.
(Angiolo Silvio Novaro)





1 commento:

  1. Grazie Norma per offrirci questa "perla" di Angiolo Silvio Novaro.
    M fai ritornare sui banchi di scuola, quelli vecchi di legno, scheggiati,
    rosicchiati e imbrattati di inchiostro. Bellissima poesia! E mi ritorna in mente un'altra di Silvio Novaro: "Che dice la pioggerellina di marzo?"...vAh le poesie imparate a memoria!
    Era un esercizio utilissimo, tanto è vero che a distanza di 80 e più anni
    sono rimaste ancora lì, in un angolo della mente, in attesa di rifiorire come una violettavin un solare mattino di primavera.

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