Inauguriamo con questo post una rubrichetta di
controinformazione bovina
(così sarà contento il Don).
Viviamo in un’epoca in cui l’informazione è diventata alla
portata di (quasi) tutti in tempo reale e corre con velocità inedita, grazie ai
moderni strumenti informatici.
Questo bombardamento di notizie non ci fa però diventare
automaticamente più informati e intelligenti. Per elaborare correttamente
una notizia ci vuole infatti una mente formata; occorre principalmente una buona dose di buon senso e un po’ di cultura,
o almeno la volontà di procurarsela. Qualcosa che ci aiuti cioè a discernere
ciò che è verosimile da ciò che è falso, ciò che è meritevole di attenzione da
ciò che è bene finisca nel cestino della memoria.
Altrimenti prendiamo per buone tutte le sciocchezze che ci propina,
per scherzo o per manipolarci, chi ne ha interesse.
Sono le famose “Bufale”, che oggi si generano e si diffondono in rete con una velocità impressionante e spesso senza alcun controcanto. Alcune sono recenti e innocue, mentre altre si sono sedimentate nel corso di decenni e vengono addirittura insegnate a scuola.
Sono le famose “Bufale”, che oggi si generano e si diffondono in rete con una velocità impressionante e spesso senza alcun controcanto. Alcune sono recenti e innocue, mentre altre si sono sedimentate nel corso di decenni e vengono addirittura insegnate a scuola.
- Cominciamo con il primo esempio: La Terra Piatta
È credenza comune che nel Medio Evo fosse enormemente
diffusa la convinzione che la Terra fosse piatta, persino tra gli uomini di
scienza. Non è così, anche se esistono persone che ne sono convinte ancor oggi.
Il più antico mappamondo esistente, cioè “l'Erdapfel” di
Martin Behaims, fu completato nel 1492, prima del ritorno di Cristoforo Colombo
dalle Americhe e dimostra come la sfericità della Terra fosse allora un fatto
risaputo.
Medioevo, sebbene ancora nella tarda antichità e nel primo Medioevo si trovi qualche raro autore (come Cosma Indicopleuste) che sostiene la piattezza della Terra.
Se guardiamo
alle raffigurazioni del potere imperiale nell’arte di quei secoli, noteremo che gli
imperatori venivano rappresentati sempre con uno scettro terminante con un globo, a volte sormontato da una croce, simbolo della loro
sovranità universale su tutte le terre del mondo.
Un globo, mica una
rotella.
Nel Medio Evo dunque, le persone istruite erano
perfettamente consapevoli della sfericità del pianeta. La bufala storica circa
la convinzione che a quell’epoca ritenessero la Terra piatta, risale al XIX
secolo, quando le idee positiviste e il conseguente antagonismo tra scienza e
religione portò in molti ad identificare quest'ultima come nemica della
conoscenza. Uno dei testi che contribuì ad alimentare questo mito fu una molto
romanzata biografia di Cristoforo Colombo, scritta da quell’autore di elegante
scrittura e fervidissima fantasia che era Washington Irving.
Questa previsione era peraltro azzeccata e fu un caso piuttosto fortuito che le tre caravelle s’imbattessero nell’isola più occidentale del nuovo continente su quella rotta. Se fossero rimasti un po’ più a nord oppure a sud di essa, non sarebbe stato certo Colombo a vantare la scoperta. Il Genovese peraltro, non era certo un originale aspirante suicida, ma un navigatore esperto che aveva consumato la vita su questa idea, formandosi appunto su informazioni e documentazione preesistente.
Gianni Spagnolo
XXI-XII-MMXV
Ecco tra le altre cose Gianni gli antichi avevano calcolato la circonferenza della terra con un'approssimazione sorprendente; Eratostene (276 - 194 a.C)calcolò 257.142 stadi, pari a 40.500 km circa. Successivamente Posidonio (135 - 51 a.C.)calcolò 240.000 stadi, 38.000 km circa. Da non molti anni con l'uso dei satelliti si è arrivati al calcolo definitivo di 40.009 km.Così per dire...
RispondiEliminaIn Internett si trova il metodo di calcolo degli antichi, per la verità piuttosto semplice. Un caro saluto a tutti e un anno tutto nuovo e bello per tutti. Andrea
Dimenticavo, qualcosa delle conoscenze antiche era andata senz'altro perduta, altrimenti mai Colombo avrebbe intrapreso il viaggio, o forse più probabilmente si sapeva che ci fosse della terra tra l'atlantico e il pacifico, come? Se vogliamo ignorare i vichinchi e Erik il Rosso la cui epopea si confonde con la leggenda, nelle isole canarie e sopratutto in quelle di capoverde erano abbastanza frequenti ritrovamenti di tronchi d'albero sputati dall'oceano e sopratutto dall'oceano arrivavano i grandi Albatri e altri uccelli migratori. Ecco poi si favoleggia che ci fossero persino delle mappe segrete, improbabile ma non impossibile. Andrea
RispondiEliminaValà Giani, ca te la conto mi la controbovina giusta. Non c’è contraddizione alcuna fra il concetto di terra piatta, ..o al massimo un po’increspata, e di terra tonda, datosi che il tondeggiare del pianeta può conciliarsi allegramente col suo appiattimento, al pari di una palanca. Il Colombo non centra niente con la terra a palla. Navigò verso ovest, scoprì l’America e poi tornò indietro con le pive nel sacco. L’America era a ovest come adesso e così pure le Indie erano e sono rimaste ad Est. Così i cattolicissimi sovrani si trovarono a gestire una smusada epocale e mandarono Cristofaro a indrissar banane. Riparò la figuraccia il Carlo V° imperatore, che pensò bene di mandare Magellano in missione a Marrakesh insieme a quel magnagati del Pigafetta. Dopo tre anni di gozzoviglie con le marocchine rientrano raccontando di aver circumnavigato il globo. Fu allora che nacque il concetto di una roba maroca come falsa. Similmente a come fece Nicson con la conquista della luna. Mandò gli astronauti sulla luna così come i veneti mandano qualcuno in mona. Non va inteso in senso letterale, è un modo di dire. Infatti i veneti non sono molto contenti quando li mandi live. Ne è prova provata il fatto che sulla Luna non è scoppiata nessuna guerra, nessun casino e i lunatici hanno le gonadi intatte e si fanno allegramente i fatti loro, diversamente da tutti i posti dove sono arrivati gli yankee.
RispondiEliminaTutte bufale, come el Don!
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