No, tranquilli,
non è come avete pensato dal titolo; qui il simpatico suino lo utilizziamo solo
come metafora temporale.
“El mastcio nol ién mai vecio”
"Il maiale
non viene mai vecchio", dicevano i nostri nonni. Nel senso che l’utile suino, del
quale notoriamente non si butta via niente, è fatalmente destinato ad una morte prematura perché
le ferree leggi dell’utilitarismo lo condannano ad essere macellato giovane,
entro l’anno. Non si ha quindi
esperienza alcuna di come si sarebbe comportata la bestia con l’avanzare
dell’età. Credo che nemmeno i veterinari più scafati conoscano le problematiche
del maiale malato di demenza senile, problemi erettili, decadimento organico, arteriosclerosi, infarto e
di cos’altro possa mai colpire questa specie in veneranda età e condurla ad un
decesso naturale. Bisognerebbe sperimentarlo, così da disporre di una casistica
utile a comprenderne la dinamica. Dicono viva in media circa vent’anni, forse
venticinque, ma le opinioni al riguardo sono piuttosto confuse. Mah!
Un concetto a
cui il nostro eroe non pensa neppure per sbaglio è il suicidio. Nossignori, non
appartiene alla sua etica. Lui vorrebbe giocare la sua partita sino alla fine,
fino all’ultimo respiro; crepasse il modo!
In verità ci sarebbe un caso, addirittura evangelico, con i maiali dei Geraseni; ma quello è più unico che raro; e poi c'erano altre potenze in gioco.
In verità ci sarebbe un caso, addirittura evangelico, con i maiali dei Geraseni; ma quello è più unico che raro; e poi c'erano altre potenze in gioco.
Se il nostro amico
porcello avesse forza e intelletto sufficiente ad opporsi agli appetiti umani,
lotterebbe infatti con tutte le sue forze per evitare la sua prematura
dipartita. Ciò perché è nella sua natura, come in quella di ogni essere
vivente, preservarsi in vita il più a lungo possibile, con ogni mezzo e in ogni
circostanza e propagare la sua specie.
Questo per
dire, che fare delle previsioni sulla vita del maiale oltre l’anno sarebbe
materia di veggenti o astrologi, non certo di compunti scienziati che devono basarsi su dati provati.
Ci sono però anche altre situazioni che sottostanno agli stessi limiti del maiale:
i sistemi economici e politici, per esempio. Nessuno di essi pare infatti esser morto di morte naturale,
ma tutti a causa di soverchianti forze esterne. E nessuno s’è mai suicidato; non c’è letteratura in merito. Proprio come per
il nostro porcello. Quindi, per la
proprietà transitiva, saremmo autorizzati a dedurre che anche quei sistemi
abbiamo intrinsecamente un’indole squisitamente porcella e tendano a svilupparsi
con la medesima vorace ed egoistica mentalità del nostro simpatico amico.
Hegel
sosteneva che la guerra fosse la levatrice della storia; tesi senz’altro cinica, ma non peregrina. I Futuristi, addirittura che fosse la sola igiene del mondo. La nostra storia è infatti costellata di guerre; uno
stillicidio continuo da quando al primo uomo se ne aggiunse un secondo. La
guerra è il pulsante di reset di un sistema e la modalità più praticata per
uscire da situazioni di impasse. Come quando si impalla il computer e non si riesce a
ripartire con le solite ordinarie e pacifiche procedure: si tiene premuto per qualche istante
il pulsante d’accensione, et voilà che si spegne tutto. Poi basta in genere
ripremerlo per riavviare le cose e sperare di ricominciare a lavorare. In
verità, con la guerra è un po’ più complicato. Non è detto infatti che chi
spegne sia lo stesso che riavvia, così come non è del tutto automatico che il pc riparta come prima. In ogni caso per il pc sembra sia uno stress assoluto.
Vabbè, mica tutti i paragoni devono per forza calzare a
pennello.
La guerra, (ma
anche le rivoluzioni o le crisi economiche) è sempre stata quello che è il
coltello del massante per il maiale,
cioè un evento che impedisce il naturale decorso delle cose, così da vedere
come andrebbero a finire se questo spiacevole intoppo non ci fosse stato.
Prendiamo ad
esempio il due sistemi economici contrapposti più recenti, cioè Capitalismo e Comunismo. Con due guerre mondiali e svariati conflitti intermedi, i due non
hanno effettivamente mai dovuto fare i conti con gli esiti ultimi delle proprie
teorie. C’è sempre stata (oppure è stata cercata) la scusa o l’opportunità per
scaricare sulle società il prezzo dei loro errori. Fascismo e Nazismo, pare sfocino costituzionalmente nella
guerra, quindi sono di fatto regimi relativamente precari che non faranno mai i
conti con i risultati di lungo termine delle loro politiche. Ecco perché, nonostante tutto, figliano sempre smemorati pargoli, destinati a loro volta a ripeterne i metodi.
Economia e
politica sono di fatto sinonimi e sfaccettature d'un unico archetipo: il Potere; e il
potere tende sempre a perpetuare se stesso come unico scopo.
I suoi comportamenti sono fatalmente calibrati sul breve periodo e sul realizzo immediato. Ciò perché rimane essenzialmente un bambino egoista, al massimo un adolescente in tempesta ormonale, giacché per le ragioni di cui sopra non è mai riuscito a diventare adulto e prendersi le sue responsabilità. E da un siffatto soggetto non possiamo aspettarci un granché. Men che meno pensare che sia intrinsecamente assennato, giudizioso e autoregolante.
No, esso perdura imperterrito perseguendo il suo unico scopo fino a che qualche evento non lo sconfigga.
Come il nostro maiale, infatti, il Potere intuisce che l'uomo è infido: prima lo vezzeggia e lo nutre con ogni leccornia, poi, sul più bello, gli farà la festa.
Magari anche lo sviluppo dell'uomo è fermo ai brufoli.
No, esso perdura imperterrito perseguendo il suo unico scopo fino a che qualche evento non lo sconfigga.
Come il nostro maiale, infatti, il Potere intuisce che l'uomo è infido: prima lo vezzeggia e lo nutre con ogni leccornia, poi, sul più bello, gli farà la festa.
Magari anche lo sviluppo dell'uomo è fermo ai brufoli.
Però, ....però, una cosa
nuova c’è!
Tra poco non si potrà più macellare da noi il nostro caro porcello.
Vietato per ragioni d’igiene!
Che sia un messaggio subliminale?
Gianni
Spagnolo
XX.XII.MMXV
2° MMS questo ragionamento è una vera porcata.
RispondiEliminaStavolta Don devo darti ragione. Ma non eri in penitenza meditabonda?
EliminaMe toca. I me ga messo in castigo!
Elimina"Fascismo e Nazismo, pare esitino costituzionalmente nella guerra"
RispondiEliminaCredo che al ESITINO sia un errore di battitura... o sbaglio?? :-)
Acc.. il congiuntivo. Mettiamo "sfocino", così non c'è ambiguità.
EliminaFascino nazismo e comunismo siamo completi
RispondiElimina