giovedì 31 dicembre 2015

Ora voglio vedere quali sono i veri osservatori della Natura. Che fiore è questo? Sta fiorendo proprio adesso...


Bassa marea record e niente piogge, VENEZIA è asciutta!!!

Venezia in secca, bassa marea eccezionale e canali all’asciutto. Fanghi che emergono ai lati del Canal Grande e dei rii minori, difficoltà di circolazione anche per i mezzi di soccorso.
Un panorama quasi inedito, a cui non eravamo più abituati. 
L’alta pressione e la siccità (non piove da più di un mese) unite alla luna piena e alla «marea astronomica» in genere molto bassa in dicembre e gennaio hanno portato al RECORD.
Una settimana di fila con acqua bassa sotto i meno 50 sul medio mare, mette in evidenza tutte le ferite della Venezia sommersa. 
Muri con le crepe, fondamente e gradoni in bilico, pietra d’istria e mattoni danneggiati da un moto ondoso che solo in questi giorni concede qualche tregua.
Il 26-12-15 la marea ha raggiunto una soglia minima di meno 60 sul livello medio del mare. Più di un metro al di sotto dei valori «normali». Per un paio d’ore molti dei rii interni sono stati isolati. Impossibile il passaggio per i taxi e i barconi, difficile anche per i piccoli barchini con fuoribordo.
Anche perché l’alta pressione tenderà ad attenuarsi soltanto verso Capodanno.

Alla fine di questa settimana comincieremo a vedere pioggia e neve al Nord per fortuna !!!






mercoledì 30 dicembre 2015

El Presepe dela Pontara a Pedescala - by Delmo FB


Con Joani, Armida, Bianca Rosa, Sabrina, Florio, Mario "Damari", Gian Patrizio, Simonetta, Donato e figlie, Stefania e Delmo.
Una curiosità: dalle 11,30 alle 12 di ogni giorno avviene il prodigio che un raggio di luce illumina la "Natività" pur essendo il presepe in piena ombra.
Il Presepe è tassativamente "tutto naturale".
(Chiedo a Joani: hai provveduto anche lì ad inserire i ragni perchè tessessero la tela?)









Ecco da dove vengono i prodotti venduti nei Discount

In un periodo come questo, in cui molte famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese ingaggiano una vera e propria lotta al risparmio, risuona con maggior frequenza il termine “Discount”.

Letteralmente, questo termine sta a indicare un magazzino di sconto, dove vengono venduti prodotti convenienti, a prezzi ridotti o scontati e dove, tra gli scaffali, si susseguono marche per lo più sconosciute.
Spesso, a fronte di un risparmio economico, si rinuncia alla qualità dei prodotti e degli ingredienti che vengono utilizzati per realizzarli. Ma non è sempre così.
Il sito internet “Io leggo l’etichetta” ha infatti pubblicato una lista di prodotti venduti nei discount, a basso prezzo, che mantengono però un’alta qualità. L’elenco, così come anche il sito stesso, nasce dal lavoro di osservazione e di raccolta dati operato dagli utenti della rete, che sono prima di tutto consumatori.
Nello specifico, in questo caso, sono stati analizzati i prodotti venduti da Eurospin, un discount molto diffuso in Italia.
Dalla lista si evidenzia essenzialmente che esistono sul mercato prodotti registrati sotto marchi sconosciuti, non pubblicizzati, ma che provengono da grandi stabilimenti che fanno capo a grandi etichette alimentari e mantengono la stessa qualità.

Evitare la pubblicità dei prodotti, ridimensionare le spese legate al packaging e al trasporto, sono tutti fattori che aiutano ad abbattere i costi.
Ma vediamo alcuni esempi concreti riportati dal sito Io leggo l’etichetta:
  • I frollini Le 8 frolle Dolciando & Dolciando sono prodotto Mr Day – Vincenzi Biscotti S.p.a.
  • Le merendine Ruotelle simili alle Girelle sono prodotte da Bistefani
  • I Croissant Albicocca, Cacao e Crema pasticcera DOLCIANDO & DOLCIANDO sono prodotti da FBF (Bauli)
  • I Croissant con granelli di zucchero DOLCIANDO & DOLCIANDO sono prodotti da MOTTA, Via Cà Nove 3, San Martino Buon Albergo (Verona).
  • Le fette biscottate tre mulini sono prodotte da Colussi
  • Le polpe di frutta FRUTTA e NATURA vari gusti sono prodotte da Natura Nuova Bio, licenziataria di Almaverde Bio per polpe e omogeneizzati di frutta
  • Il succo di Arancia Rossa, Multivitaminico e Ace PUERTOSOL (1.5 lt) è prodotto da Sterilgarda
  • Il the al limone/pesca/verde Blues è prodotto da S.Benedetto negli stabilimenti di Scorzè(VE) e Popoli(Pe)
  • l latte uht Land 100% italiano intero e ps lt 1 in brik con tappo a vite è prodotto da 1) Parmalat nello stabilimento via Milano Collecchio(PR), 2) (P) Contrada Torrazze, Strada Comunale Blanco Primosole, Catania
  • Il latte uht Land parzialmente scremato può essere prodotto in 3 stabilimenti Parmalat : 1) Via Milano,1 Collecchio (PR) 2) Località Barbare-Zevio (VR) (P) Contrada Torrazze,Strada Comunale Blanco Primosole, Catania. Prodotto anche da Gmundner Molkerei (Austria). Sono anche presenti partite provenienti dalla Germania e da un altro produttore austriaco.
  • Il latte di capra uht Land, parzialmente scremato, è prodotto dalla Arborea, strada 14 Est Bis, Arborea (OR)
  • La pasta Tre Mulini (formato speciale – Casareccia di Gragnano) è prodotta da Pastificio Liguori Via dei Pastai, Gragnano (NA)
  • La pasta Tre Mulini formato 500 gr e 1 kg, viene prodotta ad Enna (almeno in Sicilia ci sta questa) nella fabbrica che produce la pasta Ceccato e Agnesi e, inoltre, a Santa Venerina (CT) da Alberto Poiatti
  • Il riso Basmati (confezione viola) Delizie del Sole è prodotto da Riso Scotti Via Angelo Scotti 2 27100 Pavia
    Il riso Thaibonnet parboiled (confezione rossa) Delizie del Sole è prodotto da Riso Scotti Via Angelo Scotti 2 27100 Pavia
  • I tortellini al crudo e tortelloni con ricotta e spinaci TRE MULINI sono prodotti da Giovanni Rana. Gli altri gusti da Avesani.
  • I pelati e polpa in lattina bianca e verde sono prodotti da la Doria
  • Sugo al ragù DELIZIE DEL SOLE è prodotto da Casalasco “Consorzio Casalasco del Pomodoro” che produce anche POMI’
  • I Crackers Tre Mulini sono prodotti da Colussi
  • Le Ali di Pane alla paprika Mambo Kids sono prodotte da Gran Bon (stabilimento via Ferrara 21, Caselle di Pressana, VR)
  • I biscotti Krumiri al latte Dolciando & Dolciando sono prodotti da Bistefani (stabilimento SS 31 n°3, Villnova Monferrato, AL)
  • Il prezzemolo, il misto soffritto, le bietoline porzionate e la cipolla a cubetti DELIZIE DEL SOLE sono prodotti da Orogel.
E la lista continua.
Spesso, si sceglie la marca per il gusto degli alimenti, per l’affidabilità del processo di produzione, perché ci dà la possibilità di scegliere tra diverse varianti. Se però avete deciso di risparmiare, occorre sapere che non è necessario dover rinunciare a determinati prodotti, basta saper leggere l’etichetta e orientarsi sulle versioni non firmate o sui marchi privati. Diventa allora di estrema importanza che il consumatore venga sempre informato, attraverso precise indicazioni sull’etichetta, dello stabilimento da cui provengono i prodotti che sta per acquistare, oltre naturalmente alla composizione delle materie prime. Questo lo aiuterà a orientarsi negli acquisti in modo più consapevole.
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martedì 29 dicembre 2015

Bufale storiche

Inauguriamo con questo post una rubrichetta di controinformazione bovina 
(così sarà contento il Don).

Viviamo in un’epoca in cui l’informazione è diventata alla portata di (quasi) tutti in tempo reale e corre con velocità inedita, grazie ai moderni strumenti informatici.
Questo bombardamento di notizie non ci fa però diventare automaticamente più informati e intelligenti. Per elaborare correttamente una notizia ci vuole infatti una mente formata; occorre principalmente  una buona dose di buon senso e un po’ di cultura, o almeno la volontà di procurarsela. Qualcosa che ci aiuti cioè a discernere ciò che è verosimile da ciò che è falso, ciò che è meritevole di attenzione da ciò che è bene finisca nel cestino della memoria.

Altrimenti prendiamo per buone tutte le sciocchezze che ci propina, per scherzo o per manipolarci, chi ne ha interesse. 
Sono le famose “Bufale”, che oggi si generano e si diffondono in rete con una velocità impressionante e spesso senza alcun controcanto. Alcune sono recenti e innocue, mentre altre si sono sedimentate nel corso di decenni e vengono addirittura insegnate a scuola.

  • Cominciamo con il primo esempio: La Terra Piatta

È credenza comune che nel Medio Evo fosse enormemente diffusa la convinzione che la Terra fosse piatta, persino tra gli uomini di scienza. Non è così, anche se esistono persone che ne sono convinte ancor oggi.
Il più antico mappamondo esistente, cioè “l'Erdapfel” di Martin Behaims, fu completato nel 1492, prima del ritorno di Cristoforo Colombo dalle Americhe e dimostra come la sfericità della Terra fosse allora un fatto risaputo.

La convinzione comune che la Terra fosse piatta data di molti secoli addietro, ancor prima della nascita di Cristo. Già ai tempi dell'Antica Grecia gli scienziati si erano resi conto della forma sferica del nostro pianeta. Eratostene, nel III secolo a.C., non solo usò coordinate sferiche per rappresentare i punti della superficie terrestre ma misurò anche con buona approssimazione la circonferenza della Terra. La sua sfericità è considerata una nozione acquisita sia da Platone sia da Aristotele. Al tempo di Plinio il Vecchio, nel I secolo, la forma sferica era generalmente accettata da tutti gli intellettuali nel mondo occidentale. Tolomeo disegnò le sue mappe considerando la Terra sferica e sviluppò il sistema di latitudine e longitudine. I suoi scritti furono basilari per l'astronomia europea nel corso del
Medioevo, sebbene ancora nella tarda antichità e nel primo Medioevo si trovi qualche raro autore (come Cosma Indicopleuste) che sostiene la piattezza della Terra.
Se guardiamo alle raffigurazioni del potere imperiale nell’arte di quei secoli, noteremo che gli imperatori venivano rappresentati sempre con uno scettro terminante con un globo, a volte sormontato da una croce, simbolo della loro sovranità universale su tutte le terre del mondo. 
Un globo, mica una rotella.
Nel Medio Evo dunque, le persone istruite erano perfettamente consapevoli della sfericità del pianeta. La bufala storica circa la convinzione che a quell’epoca ritenessero la Terra piatta, risale al XIX secolo, quando le idee positiviste e il conseguente antagonismo tra scienza e religione portò in molti ad identificare quest'ultima come nemica della conoscenza. Uno dei testi che contribuì ad alimentare questo mito fu una molto romanzata biografia di Cristoforo Colombo, scritta da quell’autore di elegante scrittura e fervidissima fantasia che era Washington Irving.

Nel testo si narra di una forte opposizione al viaggio del navigatore genovese da parte della commissione creata dai sovrani spagnoli per approvare la missione: alcuni membri, si riporta, avrebbero sostenuto l'impossibilità di raggiungere le Indie navigando verso ovest, dal momento che la Terra era piatta. In realtà, i timori per il viaggio di Colombo riguardavano l'enormità della distanza da coprire, che avrebbe causato l'esaurimento delle scorte di cibo prima di giungere a destinazione. 


Questa previsione era peraltro azzeccata e fu un caso piuttosto fortuito che le tre caravelle s’imbattessero nell’isola più occidentale del nuovo continente su quella rotta. Se fossero rimasti un po’ più a nord oppure a sud di essa, non sarebbe stato certo Colombo a vantare la scoperta. Il Genovese peraltro, non era certo un originale aspirante suicida, ma un navigatore esperto che aveva consumato la vita su questa idea, formandosi appunto su informazioni e documentazione preesistente.
Gianni Spagnolo
XXI-XII-MMXV

El Cògolo dei coturni

Dopo essere passati sopra i Fozati ed i Costa, 
attraverso il sentiero della "Nora grande", 
entrando nella "Val de Tognòn" 
si incontra questo caratteristico posto, 
che alcuni chiamano  
"Cogolo dei coturni".
Una volta hanno proiettato qui un film,
con regista di Cogollo,
il cui titolo era: La Val Caturnica
(relativa alla Val d'Astico).
I coturni sono ora spariti 
e sono ricordati qua e là 
solamente dai nomi dei luoghi 
dove probabilmente nidificavano.
(Riccardo Stefani)


domenica 27 dicembre 2015

Incallita sognatrice...

Dicono che a una certa età si smetta di sognare... 
ma io non ho ancora smesso e son contenta di continuare a farlo... 
Questo il mio paesetto ideale, 
offrire un caffè davanti ad un camino scoppiettante 
e ogni tanto da quella bòtola rotonda 
(che non so come si chiama) 
spiare fuori a vedere se continua a nevicare...

E Voi che ne pensate?


Da Santo Stefano, messa a Montepiano, ricordando Modesto...


sabato 26 dicembre 2015

La croce illuminata a Tonezza

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A volte piango perché sono stanca di essere forte


Concediamoci ogni tanto questa licenza per sfogarci e per recuperare il contatto con noi stessi. Non vuol dire essere deboli, ma capire i nostri limiti e le nostre capacità.

A volte siamo esausti, abbiamo raggiunto il limite delle nostre forze e abbiamo bisogno di lasciarci andare. Piangere non significa arrendersi e tanto meno è un segno di debolezza.

A volte non abbiamo altra scelta che ricorrere a questo sfogo perché siamo stanchi. Stanchi di essere forti. Perché la vita ci sta chiedendo troppo e le persone intorno a noi non sempre vedono tutto quello che stiamo facendo senza chiedere niente in cambio.

Non portate il peso del mondo sulle vostre spalle. Caricate solo ciò che è davvero essenziale per voi e non dimenticate mai che il vostro cuore ha bisogno di uno spazio privilegiato per voi stessi. E se avete bisogno di piangere, fatelo, perché anche i forti se lo possono permettere.

Non possiamo essere sempre forti

Forse anche voi siete stati educati all’idea che le lacrime devono essere “trattenute”, che la vita è difficile per tutti e piangere non serve a niente. Questa idea, a lungo andare, può essere dannosa a livello emotivo.
  • Spesso reprimiamo il pianto cercando di nascondere quello che proviamo e lasciando credere, sotto false apparenze, che tutto vada bene.
  • Sforzarsi di sembrare “normali”, nascondere sentimenti e problemi, finirà non solo per tacere le vostre emozioni di fronte agli altri, ma anche a voi stessi.
  • Le emozioni soffocate sono problemi non affrontati. Un problema non gestito è un’emozione che finisce per essere somatizzata sotto forma di mal di testa, stanchezza, tensione muscolare, nausea e problemi digestivi.
Non si può essere sempre forti, così come non si può nascondere disagio o tristezza per tutta la vita. Non è sano né igienico. È importante concedersi qualche istante di sfogo in cui le lacrime agiscono come autentico anti stress.
  • Piangere è una cura.
  • Le lacrime sono uno sfogo, rappresentano il primo passo verso il cambiamento. Piangere significa accettare le nostre emozioni e liberarle.
  • Dopo il pianto, arriva la calma, ci sentiamo più rilassati, più capaci di vedere la realtà e di prendere decisioni.

La necessità di essere forti quando la vita ci chiede troppo

Solo voi conoscete gli sforzi che vi hanno portati dove siete e se avete dovuto rinunciare a qualcosa per le persone che amate.
Tutto questo lo avete fatto come libera scelta, perché lo volevate, perché era giusto farlo; ma arriva sempre un momento in cui sembra che la vita, e ancora di più le persone che ci stanno intorno, non ci trattino con lo stesso riguardo.
Dobbiamo essere forti di fronte ad una società che non aiuta in ambito lavorativo o sociale. Mostrare forza di fronte ad una famiglia che non sempre è facile da tenere unita, genitori, fratelli o fidanzati che spesso non tengono conto delle nostre esigenze.
E arrivano quei giorni in cui non ne potete più di essere forti, di farvi carico di tutto. Piangere diventa una necessità.

È importante stabilire un limite, far sì che la vita ci chieda solo quello che possiamo offrirle

Nessuno è in grado di dare più di quello che ha. È impossibile portare allegria e felicità in famiglia se in cambio non vi ripagano con lo stesso affetto.
La soluzione sta nell’equilibrio che ci serve per essere forti, per adempiere ai nostri impegni e per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti tenendo conto delle difficoltà.
  • Essere forti vuol dire, per prima cosa, stare bene con noi stessi. Coltivate la vostra crescita personale, ritagliate momenti solo per voi stessi, godete dei vostri affetti. Amate tutte le persone che vi stanno vicino e, soprattutto, voi stessi.
  • Il più forte è chi sa amare e allo stesso tempo, amarsi. Non è un discorso di egoismo.
  • Essere forti significa anche liberarci dai pesi che intralciano la nostra crescita, che attentano al nostro benessere e che ci fanno soffrire. Si sa, spesso fa male, ma è necessario smettere di dare priorità a chi non ci considera.
Essere forti implica permettersi di essere “debole” di tanto in tanto. Che cosa vuol dire?
  • Avete tutto il diritto di dire che non ce la fate a reggere qualcosa, che una situazione è superiore alle vostre forze e che non potete assumere più responsabilità di quelle che già avete.
  • Avete il diritto di dire che non ce la fate più, che avete bisogno di riposo.
  • Avete diritto a ricevere rispetto, affetto e gratitudine. Chi ha bisogno di voi deve capire che anche voi avete bisogno di loro.
E, naturalmente, avete tutto il diritto ad un momento di sfogo, di intimità, per passeggiare e pensare a voi stessi, piangere, dare ascolto ai vostri pensieri ed emozioni, prendere decisioni e andare avanti.
Perché la vita alla fine è questo. Percorrere la nostra strada rimanendo in equilibrio e cercando di stare bene dentro.

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Il Coro di Forni ha allietato gli Ospiti di Casa Nostra

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Il ritorno dal bosco 1890 - G. Segantini


venerdì 25 dicembre 2015

A U G U R I


Serene Festività a tutti Voi 
e ai vostri Cari
da BRONSESCOVERTE


Quello che conta non sarà sotto l'albero,
non verrà incartato e non ha prezzo.
Quello che conta lo troverai nell'aria, 

in un abbraccio, in un semplice sorriso,  
in uno sguardo o un bacio...
Questo è il mio augurio: 

un Natale colmo di cose che contano
che possano arrivare al cuore 

ed abbracciare la nostra anima.
dal web






Natale 1915 - by Delmo Stenghele


23.12.2015 data storica da non dimenticare

Dopo centinaia d'anni la "Tore Alta" torna a risplendere.
Grazie a tutti gli amici del Comitato per averci fatto rivivere l'antico splendore di questo immemore testimone del nostro remoto e dimenticato passato.
Ieri sera sono salito anche al "Castello di Velo" (che in verità il castello non è !!!..., ma questa è un'altra storia che racconteremo in un'altra puntata), per godere della maestosità e della possenza del vetusto mastio posto a guardia dell'antica via di Germania lungo la Valle dell'Astico. La vista era spettacolare, pur nella foschia, la sagoma inconfondibile, di quello che spero diventi il simbolo di fierezza dei valligiani, si stagliava fiera sotto le erte montagne...
Grazie a tutti per lo spettacolo ...

Michele Busato

Amami quando lo meriterò meno, perchè sarà quando ne avrò più bisogno

Chiedere agli altri di amarci fa parte della nostra natura.

Abbiamo bisogno di sentirci accettati e capiti in ogni momento. Per questo è necessario esserci nei momenti bui, anche se a volte non ce ne rendiamo conto.

Se una persona non merita di essere amata perché il suo comportamento è sregolato e confuso, forse sta chiedendo un aiuto vitale del quale ha bisogno perché non riesce a respirare.

È proprio nei brutti momenti che una persona ha bisogno di più aiuto e amarla con tutta l’anima è la medicina per farle rialzare la testa e vedere il prato meraviglioso della vita.

“Ama finché non ti fa male, e se ti fa male, proprio per questo sarà meglio”.

(Madre Teresa di Calcutta)

Come ben dice Madre Teresa di Calcutta, l’esercizio dell’amore non sempre porta alla comprensione e all’allegria. A volte implica dolore e tristezza, ma state pur certi che, con il tempo, la persona alla quale state dando tanto sarà consapevole del vostro amore e vi ricompenserà come meritate quando meno ve lo aspettate.

Amami nei miei momenti peggiori


Forse è ingiusto chiederlo, ma quando una persona sta attraversando un momento triste, necessita amore più che mai.


La depressione, la tristezza e il dolore possono trasformare un essere umano in un individuo sregolato e disorientato. La sua perdita di visibilità gli impedisce di vedere la realtà. La sua vita diventa così buia che persino chiedere aiuto diventa un gesto davvero coraggioso.

Quando una persona è immersa nell’oscurità più profonda, quando il suo incedere è tremendamente irregolare, quando si sente persa, è allora che ha più bisogno di essere amata. Non dobbiamo dimenticarcelo mai, solo così saremo d’aiuto all’amorevole creatura che sta percorrendo il cammino sbagliato.

Amami senza chiedere nulla in cambio


Forse chiedere a qualcuno di amarvi in modo incondizionato può sembrarvi ingiusto, ma si tratta di un atto che non ha bisogno di risposte.

Dovete dare tutto quel che avete senza aspettarvi una ricompensa; l’amore si offre in modo sincero, naturale e spontaneo.

“Ti amo per amarti e non per essere amato, perché nulla mi dà tanta gioia come vederti felice”

(George Sand)

Le persone che in apparenza meritano meno di essere amate, sono quelle che hanno più bisogno d’amore. Come potete pensare di essere corrisposti da qualcuno che non è mai stato amato? È impossibile, perché è un sentimento che non ha mai vissuto. Tuttavia, voi potete mostrargli il cammino.
Come potete pensare di essere corrisposti da qualcuno che non ama se stesso? È difficile che una persona che non si apprezza possa amarvi. Dovreste provare ad insegnarle a sentirsi utile, mostrandole i vostri sentimenti più sinceri e il vostro affetto più intimo.

Questi gesti sono ottimi affinché la persona impari ad apprezzarsi. Non aspettatevi nulla in cambio. Amatela e basta, anche se non se lo merita perché, anche se non ci credete, è degna del vostro amore. Semplicemente non sa come arrivare a voi e si perde lungo il cammino.
La purezza dell’amore

L’amore è il sentimento più puro dell’essere umano. Esce direttamente dal cuore e dall’anima, senza rancore, senza dolore, senza condizioni e senza sosta.

Non si può giocare con esso per ricevere vantaggi. Bisogna lasciarlo scorrere fino agli altri, anche quelli che non considerate degni.


A volte, un sorriso, un bel gesto, un atto di fede o un po’ d’amore possono provocare grandi cataclismi in persone tristi, perse o intossicate. Un semplice dettaglio sincero che viene dal cuore può cambiare il mondo di alcune persone.

L’amore è il gesto di generosità più grande che c’è. Per questo, la gente che vi grida “amami”, ne han bisogno, anche se credete che non se lo merita; l’amore può restituire loro la vita.

La creatura amorevole che si sente persa ha solo bisogno di sostegno da parte di coloro che si preoccupano per lei.

È proprio nei momenti di oscurità più intensa e di tormento che ha bisogno della vostra compagnia, della vostra sincerità, della vostra comprensione e del vostro affetto. Non dimenticatelo. Datele tutto ciò che avete ogni volta che vi dice “amami”.
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giovedì 24 dicembre 2015

Case più povere, ma cuori più ricchi



Una storia d'amore

Oggi vi racconterò una storia d’amore e di povera gente che secondo me arriva alla polpa delle cose. Ruggero è un muratore di Montebelluna. Si innamora di Mariarosa e ci fa un figlio, poi il filo si allenta e nel 1990 la coppia divorzia. Venticinque anni dopo Mariarosa è una signora sola e cardiopatica che dorme dentro una catapecchia in compagnia dei topi e trascina la vita con una pensione di invalidità da 270 euro al mese. Viene visitata da un tumore che senza l’intervento del chirurgo la porterebbe via in pochi mesi. Ma ora le servono i soldi per le medicine e per un giaciglio decente. Arriva a fare un appello in chiesa, durante la messa della domenica. Dalla nebbia dei ricordi riappare Ruggero ed è come se venticinque anni si dissolvessero in un istante. Ci penso io, le dice, avrò cura di te. La accoglie in casa propria, un alloggio popolare. Ma le regole - le regole! - non consentono di concedere la residenza negli alloggi popolari a persone estranee al nucleo familiare. Ruggero non fa una piega: se è solo questo il problema e Mariarosa è d’accordo, io la risposo.  
Non capita così spesso di essere orgogliosi di un rappresentante del proprio sesso. Questo è un uomo che ha sofferto quando la moglie lo ha lasciato, ma ha accettato la sua decisione e l’ha lasciata andare senza tormentarla, perché chi ama veramente è sempre dalla parte della libertà. Poi il destino ha compiuto i soliti giri apparentemente tortuosi e dopo un quarto di secolo gli ha offerto una seconda possibilità. E lui ha scoperto di amarla ancora, forse di averla amata sempre. Nell’unico modo in cui si ama davvero. Senza condizioni. 
Massimo Gramellini - La Stampa - 

Potenza del nome

[Gianni Spagnolo © 25A20] A ben pensarci, siamo circondati da molte cose che non conosciamo. Per meglio dire, le vediamo, magari anche frequ...