sabato 17 settembre 2022

Chi prende il caffè con me?






 

Vivere il presente, evitando di assillarsi per il passato ed il futuro.

Quando ero piccola lo chiedevo quasi ogni giorno a mio nonno...

"Nonno, quando arriva Natale?".
E lui mi rispondeva sempre: "Arriverà presto, tesoro mio, ma non avere fretta".
"E perché non devo avere fretta?".
"Perché ogni giorno è speciale, proprio come il Natale. Ed è unico, non si torna indietro, una volta che è passato non puoi più viverlo. Se trascorri il tuo tempo a desiderare il Natale perderai la bellezza e la felicità che stanno dentro agli altri giorni".
"Ma che significa? Io voglio che venga Natale subito, per me non c'è niente di più bello del Natale. Gli altri giorni sono noiosi".
Poi arrivò un inverno, quell'inverno, l'ultimo inverno. Faceva freddo, aveva nevicato. Io e la mamma entrammo in quella squallida stanza di ospedale in silenzio. Mi avvicinai, afferrai la sua mano piccola e fragile. Ricordo che c'era un odore nauseabondo di minestrina e alcol.
"Nonno, ma quando arriva Natale?".
Lui era invecchiato parecchio, tossiva spesso, respirava a fatica.
"Presto tesoro, arriverà presto".
"E tu ci sarai, vero? Come ogni Natale".
"Mi dispiace piccola, ma quest'anno non credo che potrò esserci".
"Non è vero, devi esserci, tu ci sei sempre".
"Ci sarò, ma solo nel tuo cuore".
Me ne andai piangendo. Quel Natale non pensai altro che a mio nonno. Lui non c'era più e io desideravo solo averlo lì, non mi importava più della festa perché il vero Natale per me era stare insieme a lui. Avevo sprecato giorni e giorni a chiedergli quando sarebbe arrivato il Natale invece di vivere intensamente la sua presenza.
Ripensai a lungo alle sue parole, a quel suo "non avere fretta". Già, non avere fretta. Ho continuato a sentire la sua voce che me lo ripeteva per anni. Così ho smesso di avere fretta. Ho smesso di voler accelerare il tempo perché anche la giornata più insignificante ha un enorme significato, è una giornata in più che possiamo vivere, è una giornata in più in cui possiamo amare ed essere amati. Ora non sono più quella bambina, ora vivo ogni attimo, vivo ogni respiro e non faccio che ripeterlo ai miei figli: "non abbiate fretta".
Loro mi guardano e ridono. Io rido con loro, ma so che un giorno capiranno.
[Sabrina Ferri-web]




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