mercoledì 28 settembre 2022

Concerto autunnale



La natura ha riunito 

una grande orchestra  

e  accordato gli strumenti  

per presentare il concerto autunnale 

in una melodiosa sinfonia di colori 

ai nostri occhi e ai nostri sensi.


*§*§*§


Suonano il violino 

le tremolanti foglie,

color giallo oro appese ai  rami, 

del candido tronco della betulla.

Sostiene il violino 

il contrabbasso  

dispiegando  le larghe foglie 

gialle ocra del noce.

Sospirano e soffiano nel flauto 

le piccole foglioline gialle 

in ordinate file sui rami dell’acacia,

che sembrano come note 

su partiture musicali.

Pomposamente soffia nel trombone 

anche il maestoso ippocastano 

con  pendenti larghe foglie, 

giallo bruno.

Folleggiano le note del piffero  

su lunghe dita di una mano  

che spuntano da terra del nocciolo 

in larghe foglie gialle 

e a lui gareggia in alto, 

il tozzo tronco a lunghe dita 

del gelso a gialle foglie.

Arpeggia dolcemente 

con un verdino pallido il tiglio

le foglie ormai già pronte al rosso scuro.

Il faggio invece con il sassofono borbotta  

un arrugginito rosso scuro delle sue foglie.

Con il trombone l’acero rosso 

non ha mai smesso di provare, 

ma lo sostiene adesso 

anche la tromba del fratello argenteo 

con le sue foglie ormai cambiate, in rosso vivo.

Si intromette anche la cornetta 

del pruno porporino 

con le sue foglie piccole 

colore rosso vino.

Un timpano verde edera 

mescola le sue note 

abbarbicate ad un tiglio 

con gialle e rosse brune foglie.

Percuote il tamburo 

con le sue pendenti 

mazze arancioni  

il cacàro 

ormai spoglio di tutte le sue foglie. 

Si intrufolano le note dell’ocarina  

fra i pendenti rami del salice 

che non vuole cambiare 

il verde pallido delle sue foglie.

Con orgoglio 

pini, larici, mughi e ginepri 

soffiano ottavini gonfiando i loro aghi,

di un verde in mille sfumature ardite, 

unendosi in una bella sinfonia maestosa. 

Le vive note, 

i flauti aprono al giallo e rosso 

delle larghe foglie della vite,

ormai spogliata dei suoi 

gustosi grappoli d’uva

bianchi e neri.

Francesco 




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