venerdì 15 aprile 2022

Venerdì Santo

 



Stiamo "vivendo" la Settimana Santa e sto riflettendo che molte, forse troppe cose sono via via cambiate. Mi sforzo di capire se possa essere solamente una mia percezione, visto l'età che avanza o se realmente sia così. E' vero, tutto è inevitabilmente destinato a cambiare, per la verità non sempre in meglio, ma io ho comunque tanta nostalgia delle emozioni che vivevo in un tempo che fu.
Partendo appunto dal tempo (atmosferico) che tassativamente era "particolare", quasi sempre perturbato. Si respirava un'aria "indefinibile"... infatti si era soliti dire: "ma varda che tempasso... proprio da setimana santa"! E già questo ti faceva entrare nell'atmosfera pasquale.
Anche alle funzioni religiose attribuivamo un'importanza diversa. C'era molta partecipazione, impossibile mancare. Bisognava perfino "tenersi il posto". Ora purtroppo è sparita anche questa esigenza. Ricordo pure le "40 ore" con orari stabiliti via per via, perchè eravamo tanti e per un po' di raccoglimento bisognava essere un po' distanziati, un po' come abbiamo vissuto nel lockdown. Ogni ora suonava la campana per il cambio. C'era la processione del martedì santo verso la Campagna e quella del venerdì santo verso il cimitero. Tutti collaborativi ad ornare le finestre ed i marciapiedi con lumini (quelli di carta colorati con dentro la sabbia e una semplice candela bianca) e globi vari. Qualche famiglia più benestante possedeva anche dei drappi viola che esponeva sulle finestre. Qualcuna aggiungeva anche dei vasi di fiori che la primavera regalava: forsizia, tulipani e poi dipendeva se la Pasqua era bassa - media o alta. La Pasqua bassa cadeva tra il 22 marzo e il 2 aprile. Quella media fra il 3 e il 13 aprile e alta fra il 14 e il 25 aprile. Io preferivo decisamente la bassa perchè ancora non c'era l'ora legale e il buio faceva risaltare i lumini e i globi e l'atmosfera era tutta un'altra cosa! Chi se li ricorda i lumini che esponevano anche a Valpegara?
Ora anche queste processioni servono purtroppo a mettere a fuoco lo spopolamento del Paese. Nessun lumino = casa disabitata😔
Pensavo anche al rito del "bacio della Reliquia" verso la fine della funzione e prima della processione. Il Parroco puliva con una pezzuola dopo ogni bacio... Se penso alle attenzioni per il Covid... non oso pensare a cosa sia  servita...😊
La mattina del venerdì santo la prima cosa da fare era andare in chiesa. Ancora prima di fare colazione. Ricordo l'allestimento del Santo Sepolcro che spostavano i banchi e mettevano un tappeto rosso con un vassoio per le offerte e poi tanti fiori. Da anni i banchi non si spostano più e ad esser sincera, non mi piace. 
Le campane erano mute per la gioia dei giovani chierichetti che con la "snara" e anche el "snaròn" si divertivano un mondo... 
Il venerdì santo era usanza anche "bruscare" la salvia. Ricordamelo... mi impegnava me Nona Gusta.

Nei primi giorni della settimana si facevano anche accurate pulizie nelle case (pulizie pasquali). Questa è una tradizione di origine ebraica. La celebrazione della Pasqua prevede infatti l’obbligo per gli ebrei di eliminare da casa ogni minima traccia di polvere, un vero e proprio rito di purificazione della casa e del corpo

Si vivevano anche emozioni extra-religiose: eravamo a casa da scuola... e poi attendavamo con ansia "l'uovo di Pasqua" con dentro  la sorpresa (sempre na semàda) che, tra l'altro, non per tutti era così scontato... io mi sentivo una privilegiata perchè Papà me lo portava dalla Svizzera e per quel tempo era molto più bello di quelli che si potevano acquistare in Paese.

Poter tornare indietro...😞😞😞


1 commento:

  1. Grazie Catla, nostalgica, ma emzozionante testimoniaza, siamo stati tanto fortunati poter vivere serenamente questi momenti.
    Avvalora ulteriormente il pensiero che non avevamo molto di materiale, ma attorno un mondo ineguagliabile.

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Avvisi funebri (FC)