"Rondinelle che tornate
svelte svelte lavorate.
Son la mamma Primavera,
voglio nidi avanti sera..."
Rondini e rondoni... quanti ne hanno perduti i nostri cieli?
Chi va verso i cinquant'anni può ricordare benissimo i loro voli serali e mattutini a grandi stormi... e le loro grida attorno ai tetti e ai campanili...
Purtroppo, per varie cause, dagli anni settanta la popolazione delle rondini si è ridotta del 50%.
Le rondini piacciono anche perchè riassumono un po' i valori della famiglia: arrivano, recuperano il vecchio nido o se ne costruiscono uno nuovo con fili d’erba e fango: si accoppiano, dopo tre o quattro settimane le femmine depongono da tre a sei uova, seguono 12-18 giorni di cova, poi i gusci si incrinano, dopo quattro giorni già i rondinini si affacciano sull'orlo del nido a becco spalancato. I genitori li nutrono, li imbeccano, li addestrano al volo.
Le covate sono due, frettolose, aprile-maggio e maggio-giugno, poi a settembre bisogna prepararsi a partire e il lungo viaggio sarà una dura selezione...
Le rondini, i loro nidi, le uova e i nidiacei sono protetti dalla legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale, che ne vieta l’uccisione e la distruzione.
(da: la campagna appena ieri)
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