Varie volte, nei miei scritti, ho affermato di credere fermamente che la ricchezza più grande di un territorio e dei suoi singoli paesi, è avere dei Gruppi di Volontari. Persone animate da spirito di altruismo, dalla ricerca del bene comune, che formando dei gruppi, sono punti di riferimento e importanti risorse per le zone in cui operano.
Nelle zone montane, il gruppo che spesso fa la differenza, è il Soccorso Alpino e noi siamo fortunati ad avere il CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO, situato ad Arsiero, il cui Capo Stazione è Casentini Giancarlo.
È un servizio attivo 24 ore su 24, allertato dal SUEM, a cui compete la risoluzione delle emergenze in montagna e in ambienti ostili, con recupero di persone in difficoltà o infortunate. Spesso accadono incidenti che hanno bisogno di sostegno e professionalità, che solo uomini ben addestrati possono dare, per poter risolvere al meglio tante disavventure.
Domenica 6 marzo 2022, al campo di calcio di Pedescala, si è notato un movimento inconsueto. Nel primo pomeriggio, ambulanza, Soccorso Alpino ed elisoccorso, hanno fatto capire che era accaduto un incidente in montagna.
Più volte l’elisoccorso si è alzato cercando di avvicinarsi alla parete rocciosa situata su una parete della strada del Piovàn, ma non riusciva ad arrivare abbastanza vicino alla zona dell’incidente. Un gruppo di soccorritori si era già calato e un altro li avrebbe raggiunti a breve per recuperare in tutta sicurezza, l’infortunato scalatore. La notizia dettagliata dell’accaduto, è stata pubblicata su Thiene-on-line, raccontando che il recupero era andato al meglio e che l’infortunato era stato affidato alle cure ospedaliere.
Per me è stato un pomeriggio agitato perché, quando vedo il Soccorso Alpino, immediatamente lo associo al recupero di mio papà e di mio fratello: recupero reso molto difficile, in quanto le due persone non erano più in vita. In entrambi i casi, i volontari, hanno dovuto usare tutta la loro esperienza, il lavoro di squadra e il sangue freddo, perché i luoghi dove hanno operato erano a fatica accessibili.
Dalla mia esperienza personale posso affermare che sono persone meravigliose, pronte a tutto, formate per qualsiasi situazione e molto sensibili. Portare in salvo una persona in vita è senza dubbio diverso che dover trasportarne una morta; quando è accaduto dei miei cari, ho ringraziato il Gruppo per la cura che hanno avuto e l’attenzione che hanno dimostrato in ogni loro gesto. È per questo che, quando vedo il loro “movimento”, mi viene un nodo alla gola, mi agito e i ricordi terribili riemergono con una forza che non riesco a frenare. Quella domenica ho pregato che le cose si risolvessero nel migliore dei modi e dopo aver appreso che l’incidente non era grave, ho tirato un sospiro di sollievo e sono stata contenta per la buona riuscita del recupero.
La formazione che ricevono, le azioni ben studiate e il grande coraggio, fanno sì che questo gruppo di uomini facciano la differenza in situazioni di pericolo e meritano tutto il plauso possibile e un grande ringraziamento.
Grazie ragazzi, nella speranza che le persone che si avventurano in montagna siano più attente e prudenti, continuate ad aiutare come meglio sapete fare, con la vostra saggezza, la collaborazione, ma più di tutto con la vostra grande umanità!
Lucia Marangoni Damari
Pedescala 23/03/2022
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