giovedì 21 aprile 2022

Ambulanza "storica"...

 



Come Rianimatore ho trascorso parecchio tempo sulle ambulanze, sugli elicotteri, sulle auto mediche, ma l’ambulanza più strana l’ho vista a San Pietro, durante gli anni ‘70. 

Cominciamo dall’inizio: 

Non esistendo allora il 118, come ho già ricordato, la casa del Dottore fungeva da N.U.P.T.E. (numero unico per tutte le emergenze, comprese le crisi matrimoniali e famigliari). 

Si faceva quello che si poteva, a volte era la Norma che accompagnava  il paziente  al Pronto Soccorso di Thiene dopo una prima medicazione, ma a volte era necessario chiamare l’ambulanza, che arrivava dopo parecchio tempo. Che fare?

Non ricordo chi ebbe l’idea, ma ci trovammo davanti casa questa Citroen DS, prontamente attrezzata con una barella e una bella croce rossa sulla fiancata. Avete presente i presidi dell’ambulanza? Ossigeno, flebo, ECG etc.? Niente di tutto questo, si caricava e via...

L’auto trovava ricovero presso il Sig. Emilio Toldo, che si assicurava che:

1) partisse, 2) arrivasse a Thiene, ondeggiando come una barca in mare. E gli autisti? Lo stesso Emilio, quando poteva. Ma la coppia storica era rappresentata da Riccardo e Giorgio, amici e vicini, mentre l'assistenza infermieristica fu garantita in alcune occasioni dalla Sig.ra Candida, che con la sua esperienza e carattere calmava tutti  e “rianimava” anche i moribondi. 

Nessuno si scandalizzi, parliamo di quasi 50 anni fa, e questa “ambulanza”, permettendo che qualcuno arrivasse prima alle cure dell’Ospedale, ha sicuramente salvato qualche vita. 

Per questo  dedico questo ricordo a Emilio, nostro caro vicino, a Giorgio e alla mitica Candida, e un pensiero particolare a Riccardo, che ieri avrebbe compiuto 70 anni. 

Spero che siate tutti sulla Citroen DS in qualche posto meraviglioso. 

Lina Stefani

10 commenti:

  1. Brava dott.ssa Lina! Storia interessante e simpatica.

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  2. Odette FONTANA FAVRE21 aprile 2022 alle ore 09:39

    Negli anni '50, ricordo che il nostro medico di famiglia, che riteneva che la mia situazione fosse grave (appendicite acuta), mi aveva portata, lui stesso, nella sua auto personale, alla clinica per essere operata in urgenza. Ora i medici non fanno praticamente più visite a domicilio e abbiamo "deserti medici" nelle campagne.

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  3. fa tutto parte del "Grande Reset", che ha origini lontane, sul secolo scorso

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  4. Anche Renzo ebbe a raccontarmi parecchio al riguardo. Talvolta anche lui come autista e Candida assistente. "Lo squalo" o "il ferro da stiro" come di solito veniva chiamato questo modello di citroen, ogni due per tre era rotto...
    Credo Lina che l'idea sia partita quasi certamente da tuo papà che per quel tempo era parecchio lungimirante...

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    1. Hai ragione Carla, sicuramente anche Renzo ha partecipato al gruppo ambulanza! Ricordavo solo qualche viaggio storico di Riccardo e Giorgio. Mi scuso se non l'ho citato ma lo faccio adesso con grande affetto!

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  5. Grazie dottoressa per questo racconto speciale. Lucia

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  6. Ciao Lina, se non ci fosse stata tua madre come autista e Bruna l'ostetrica, io oggi non ci sarei...non ricordo se fu sulla Citroen che accompagnarono mia madre a Thiene, sicuramente dai racconti di mia mamma, la tua ha rischiato il ritiro della patente!!!!

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  7. Ahah, ciao Anto, mia madre raccontava che quando portava le partorienti diciamo "renitenti" Al P. S., data la quantitá di buche nelle strade e dopo tutti quelli sbalzi , arrivava all'Ospedale appena in tempo perchè partorissero. Ciaoo

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