Era da tempo che non facevo il giretto per Valpegara... che mi frena un po' è il pezzo di statale per arrivare al ponte di Basso che ne ho il terrore, ma l'esplodere della primavera mi ha stimolato per andarci. La giornata era sì bella, ma una leggera foschia ha penalizzato le foto. Ho scoperto anche un sentierino che taglia a dx e porta alla contra' Grotta che prima non avevo mai notato (forse lo hanno fatto dopo il crollo del pezzo di strada?) e pure una bellissima vecchia fontana del 1923 (anche quella mai notata)😮
Pensate che la mia vetrata del salotto punta proprio sulle contra' Grotta e Luconi, ma il vedere la Grotta da vicino è tutt'altro... Per il mio vedere, una delle migliori, se non la migliore contra' del Comune di Valdastico😊😊😊!!! Sì, mi sono innamorata della contrada Grotta e, con altra età e altra situazione familiare... un pensierino par cambiare residenza credo lo farei😊
E' semplicemente bellissima, posizione ottimale e tenuta molto, molto bene e comoda!
Da questa parte, San Pietro è molto più valorizzato e a mio vedere sembra un Presepe!
Valpegara offre segnali non confortanti, ma vive anch'essa purtroppo la dura realtà dei nostri tempi... Chissà che un domani anche le nostre Valli, dopo aver vissuto l'esodo, possano vivere un contro esodo e tornare a "rivivere".
Ho notato comunque dei "teneri suggestivi angolini" che sono il segnale che d'estate le viene offerta una boccata di ossigeno...
Tobia spiritoso |
Belle foto e t anti ricordi per me brava complimenti
RispondiEliminaVecchi ricordi adesso sono lontana
RispondiEliminaPrendere un caffè a Valpegara …se si potesse ancora, tranne da un privato !
RispondiEliminaAnni 50-60 c’erano due locande dove si poteva « bere » : da Chicari, alle Cadelè, o dalla Pierina, in piazza. L’espresso non andava di moda. Sentivamo, sopratutto, « Na ombra par mi e na spuma pal bocia ». « Je vous parle d'un temps que les moins de vingt ans ne peuvent pas connaître » (*) come dice una canzone di Aznavour.
In 1921 (dati di Mons.Antonio Toldo, nel suo libro Valdastico ieri e oggi) c’erano 61 famiglie e 290 abitanti a Valpegara. I lavori nei campi facevano venire sete e si consumava « local ».
Due negozi alimentari : sale e tabacchi da Chicari , alle Cadelè, e dalla Maria Massola, in piazza, furono aperti. Francesco Sartori (Chicari) aveva guadagnato qualche soldo in America del Nord, facendo formaggio, e, quando tornò, zio apri questo commercio con zia Linda Fontana alla quale si era sposato.
Sulla foto di Carla, la chiesetta Santa Barbara sembra molto sola, ma non abbandonata. Ricordiamo, come si legge nell’Ecclesiaste :
“Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole”.
Va pensiero…
(*) Io vi parlo d’un tempo che i minori di vent’anni non possono conoscere.