CURIOSITA' - (se è vero...)
Dalla chiesa di San Tommaso di Ascoli Piceno “piovono” palloni anneriti, sgualciti e ormai sgonfi. Per decenni sono rimasti lì, completamente dimenticati sul tetto della struttura. Soltanto in questi giorni sono stati ritrovati e buttati giù dagli operai durante i lavori eseguiti in vista del restauro dell’edificio, danneggiato dal violento terremoto del 2016.
Quella distesa di palloni davanti alla chiesa sono un tuffo al cuore, un’istantanea di un passato che non esiste più, quando bambini e ragazzini giocavano spensierati per le strade e negli oratori in preda ad una sola paura: quella di far volare la palla chissà dove e non riuscire più a recuperarla.
"... ma nulla paga il pianto del bambino a cui fugge il pallone tra le case"
Gli ultimi versi della poesia "Felicità raggiunta" di Eugenio Montale descrivono bene quella sensazione. E subito nostalgia. Sono tantissimi gli utenti che in queste ore stanno condividendo con malinconia la foto raccontando aneddoti di un tempo in cui si cresceva giocando in mezzo alla strada.
Non c’erano videogiochi, computer o cellulari. Ma un sorriso stampato in faccia e la voglia di correre. Erano tempi in cui bastava inseguire un pallone per sognare.
Francesco Ameli
Tobia saggio
Nessuna cosa importante
compare all'improvviso.
Se ora mi dici:
voglio un frutto,
ti rispondo:
ci vuole tempo.
Lascia innanzitutto
che vengano i fiori,
poi che si sviluppino i frutti
e poi... che maturino.
Ogni cosa accade
solo quando
è arrivato il suo tempo,
e c'è un tempo
per tutte le cose.
Epitteto
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