L'Alta Val d'Astico fra passato, presente e futuro ..
domenica 2 giugno 2019
Baise-Camporosà: i danni di VAIA e successivi eventi atmosferici. Le immagini non rendono l'idea della situazione della Singéla che rimane il mio percorso preferito - Alessandro African
Bei tempi quando i barossi de "Gigiota e Fiossaro" transitavano lungo la "Singela". La strada veniva quotidianamente sistemata da due uomini. Venivano liberati i taglia acqua e i relativi pozzetti di raccolta. La squadra di operai stagionali, della ex Comunità Montana di Arsiero, anni fa aveva cominciato a pavimentare alcuni tratti, in forte pendenza, evitandone il deterioramento. La squadra venne poi smantellata e i lavori di manutenzione vennero di fatto per sempre annullati. La motivazione fu che costavano troppo. Lo stipendio invece era da operai agricoli e non edili. Ogni commento è superfluo. Grazie Alessandro per la documentazione fotografica.
La salvezza della Singela rimane di cementarla dall’inizio alla fine altrimenti destinata a diventare un semplice sentiero tortuoso e dissestato; non tutti la pensano così in paese, giustamente anche, ma vedo poche alternative.
Neanch'io la penso così, Alessandro: i sentieri cementati sono un obbrobrio. Certo che semplificano la manutenzione ed evitano l'erosione, ma se ci slavina sopra una valle, bisogna comunque rimuovere i detriti e tagliare le piante. Se la Singela si riduce ad un sentiero, non fa altro che seguire l'andazzo di tutti i percorsi della valle, ridotti così perché non sono quasi più usati. Quei pochi che ci vanno credo preferiscano alzare un po' le gambe che massacrarsele sul cemento, nonché godere del contesto naturale invece che veder sporgere i ferri delle maglie. L'acqua passerebbe comunque per sotto, dissestando alla lunga anche il manto cementizio.
Ale,complimenti per la conoscenza del nome di ogni luogo...grazie per la segnalazione.Chissa che a furia di segnalare questo percorso così importante della nostra valle venga preso in considerazione.
Non sono un esperto, ma penso che vi siano del tecnici che possono dare dei consigli di "sentieristica", come mantenere in efficienza un sentiero e promuoverlo anche a scopo turistico. Ma credo anche che sia necessario poter contare sul volontariato di persone che si dedichino, occasionalmente, alla manutenzione. Anonimo
Alessandro ha proprio ragione i tratti in pendenza andrebbero cementati non come al Salto però. Se non si farà niente fra poco sarà impercorribile anche a piedi Spero che la nuova amministrazione faccia qualcosa altrimenti sarà come tutte le altre.
Bei tempi quando i barossi de "Gigiota e Fiossaro" transitavano lungo la "Singela".
RispondiEliminaLa strada veniva quotidianamente sistemata da due uomini.
Venivano liberati i taglia acqua e i relativi pozzetti di raccolta.
La squadra di operai stagionali, della ex Comunità Montana di Arsiero, anni fa aveva cominciato a pavimentare alcuni tratti, in forte pendenza, evitandone il deterioramento.
La squadra venne poi smantellata e i lavori di manutenzione vennero di fatto per sempre annullati. La motivazione fu che costavano troppo. Lo stipendio invece era da operai agricoli e non edili. Ogni commento è superfluo. Grazie Alessandro per la documentazione fotografica.
La salvezza della Singela rimane di cementarla dall’inizio alla fine altrimenti destinata a diventare un semplice sentiero tortuoso e dissestato; non tutti la pensano così in paese, giustamente anche, ma vedo poche alternative.
RispondiEliminaNeanch'io la penso così, Alessandro: i sentieri cementati sono un obbrobrio. Certo che semplificano la manutenzione ed evitano l'erosione, ma se ci slavina sopra una valle, bisogna comunque rimuovere i detriti e tagliare le piante. Se la Singela si riduce ad un sentiero, non fa altro che seguire l'andazzo di tutti i percorsi della valle, ridotti così perché non sono quasi più usati. Quei pochi che ci vanno credo preferiscano alzare un po' le gambe che massacrarsele sul cemento, nonché godere del contesto naturale invece che veder sporgere i ferri delle maglie. L'acqua passerebbe comunque per sotto, dissestando alla lunga anche il manto cementizio.
EliminaAle,complimenti per la conoscenza del nome di ogni luogo...grazie per la segnalazione.Chissa che a furia di segnalare questo percorso così importante della nostra valle venga preso in considerazione.
RispondiEliminaNon sono un esperto, ma penso che vi siano del tecnici che possono dare dei consigli di "sentieristica", come mantenere in efficienza un sentiero e promuoverlo anche a scopo turistico. Ma credo anche che sia necessario poter contare sul volontariato di persone che si dedichino, occasionalmente, alla manutenzione.
RispondiEliminaAnonimo
Alessandro ha proprio ragione i tratti in pendenza andrebbero cementati non come al Salto però. Se non si farà niente fra poco sarà impercorribile anche a piedi Spero che la nuova amministrazione faccia qualcosa altrimenti sarà come tutte le altre.
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