Giorgio Niero invia un caro saluto a tutte le Persone di San Pietro che lo hanno conosciuto e dedica loro questo video fatto due anni fa in occasione di una sua visita al Paese dopo ben 53 anni...
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posso intuire la commozione nel rivedere tutti i luoghi dell'infanzia, mi ha fatto pensare a "Nuovo Cinema Paradiso"
RispondiEliminaTenero ricordo. io non ho conosciuto Giorgio Niero ma suo padre che gestiva la farmacia negozio utilissimo per tutta la valle, a quel tempo non esisteva in tutti i paesi e dava a San Pietro un tono importante, posso capire molto bene il suo amore per il paesello magico essendo anch'io una foresta che vi ha trascorso l'infanzia e ancora oggi non riesce a dimenticare- Bello il video e anche la canzone delle anguane- Floriana
RispondiEliminaIo adoro il mio paese di origine e mi sono anche io comossa in queste foto sembra ancora più bello. Questa famiglia la ricordo bene e mi fa piacere che dopo tutti questi anni hanno avuto il pensiero di tornare a visitarlo però chissà anche che disgustazione a vederlo come è adesso malridotto.
RispondiEliminaBello questo amarcord Giorgio e belle e commoventi anche le musiche di sottofondo. Ciao e grazie!
RispondiEliminaBravo Giorgio. Belle foto, panoramica completa del paese... con un nostalgico accento su quella che era la tua casa, fa vecchia farmacia, dove tutto è rimasto come 60 anni fa: stesse finestre, porte, mura sgretolate,
RispondiEliminaportone del garage ecc.. Bella inquadratura della scalinata accanto alla casa, dall'alto al basso e dal basso all'alto. Un video da conservare nella "videoteca" del paese.
Anonimo
Caro Anonimo, non so chi tu sia, ma ti ringrazio per l'apprezzamento. Le foto e il loro montaggio erano state fatte puntando a realizzare un piccolo documentario di confronto fra i ricordi dei luoghi e la situazione oggi: il tutto per la ristrettissima cerchia familiare (Mauro e Carlo). Da qui l'enfasi sulla farmacia (e il garage) che, come giustamente evidenzi tu, è rimasta esattamente come 50 anni (addirittura il legno della porta del garage ha lo stesso colore e le stesse "smangiucchiature" di allora): mi sembra quasi un reperto archeologico molto ben conservato
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