da una informazione chiesta tramite la mail di bronsescoverte...
Giorgio Niero cercava semplicemente di sapere se e quando la manifestazione del RITORNO DAL BOSCO avrebbe avuto luogo.
E da lì, uno scambio successivo di mail con notizie, curiosità e quant'altro, nonchè il desiderio di rivedersi dopo 55 anni e questo è avvenuto durante una cenetta venerdì sera come potete vedere dalle foto che seguono.
Erano presenti alcuni Coscritti del 1950: oltre a Giorgio Niero, Giorgio Toldo, Alfredo Toldo, Franco Lorenzi, Giuliano Lucca, Luciana Lucca e Gina Sartori.
Gianni Lucca, pur del 1949, ha desiderato ugualmente aggregarsi perchè serba di lui nitidi ricordi.
Ghislaine, Marina ed io, abbiamo fatto le mascottes. ;-)
Il dr. Eraldo Niero è stato il nostro Farmacista dal 1950 al 1961, anno in cui poi la Famiglia si è trasferita a Vicenza.
I loro tre figli: Mauro del 1947, Giorgio del 1950 e Carlo del 1955, (Giorgio e Carlo nati a San Pietro) vivono tuttora a Vicenza e molti di voi li ricorderanno per aver frequentato assieme la scuola e l'asilo o per essere stati compagni di giochi.
Un ringraziamento sentito a tutti gli amici ritrovati, per la calorosa accoglienza dimostratami.
RispondiEliminaC’era nella mia vita un “minuscolo” gap di 55 anni che, nel corso della cena, sembrava essere stato magicamente annullato; i ricordi e i piccoli aneddoti che ognuno ha portato (e che sono riaffiorati nella mia memoria chiari e limpidi), mi hanno fatto riprendere la vita come se non fosse passato neppure un attimo. Mi sono sentito come rientrare in famiglia, fra fratelli, dopo una piccola assenza. Una “piccola assenza”, spero, peraltro, da tutti perdonatami. Una famiglia costituita da persone splendide della quale sarei onorato entrare a far parte.
Un ringraziamento particolare a Carla che ha permesso tutto ciò.
Ancora grazie a tutti per la magica serata. Un arrivederci a presto.
Caro Giorgio vedo che ti stai '' scatenando '' sul blog. Ben venga la partecipazione che rende vivace e interessante la consultazione ogni giorno o più volte. Sono anche questi frammenti del passato, riviverli con gli amici di un tempo, che ci permette di socializzare e tenere vivi i rapporti, magari dimenticati nel tempo.
RispondiEliminaho un pò di tempo da recuperare....
EliminaE' stato proprio così, una bellissima serata fra coscritti e amici, certamente non toccati dal "gap" di 55 anni. Quanti ricordi sono riapparsi dopo tanto tempo, e la memoria di Giorgio per la sua infanzia e il suo paese veramente ci ha toccato nell'animo. Mi piace ricordare e ricordarmi che ormai anche noi abbiamo la fortuna di essere arrivati alla terza età, non ho mai sentito nominare la quarta età, per cui dobbiamo vivere bene ogni giorno che ci resta, la giornata trascorsa venerdì è uno di questi modi.
RispondiEliminaLa rifaremo Giorgio e Carla, non temete, a presto
Consolaris, Giorgio: si tertium non datur, puto autem quartum.
EliminaCaro Don, il latino l'ho dimenticato, e nemmeno con l'aiuto di Google, riesco a capire. Per favore puoi tradurre? ma non in cimbro!
EliminaPermettimi di intervenire io, Giorgio, perché se aspetti il Don, campa cavallo! Così lo sculaccio anche per la pessima grammatica latina che ci propina.
EliminaPenso volesse dire che, se la terza non è data (immagino si riferisca alla terza età da te menzionata), figurarsi la quarta (che sarebbe la nostra). Sai, lui si considera un Highlander e non gli piace la concorrenza.
Philo, scusa la curiosità, ma ostregetta, tusi, quanti ani gavio. Par essere ultracentenari a ve la cave' ben in barba ai juvani. Adesso capisso come mai ogni tanto el Don sparisce dalla circolazione ; per essere in forze el fa la cura del minestron, con tanti fasui, cossita el ga una bona spinta in partenza. Don ,spero de non offenderti , l'è tanto par far bagolo. Ciao ala prossima.
EliminaCentenari no, diamine! Non ancora almeno, anche se un'esile speranza innegabilmente rimane.
EliminaIl Signorino un po' se la tira sulla faccenda dell'età, è un suo insopprimibile vezzo. Forse ciò è dettato da un motore ancora efficiente che non si adegua ad una carrozzeria che richiede periodiche e massicce dosi di strucco e catramina.