Strani pensieri...
Scrivere... è come gettare un sasso in uno stagno,
non saprò mai, se davvero, avrà toccato il fondo,
o se qualcuno potrà tirarlo fuori.
Scrivere... è come lasciare andare un palloncino,
non saprò mai se s'impiglierà in una nuvola,
o se sarà raccolto, oltre il giardino.
E in questo schermo, dove libero i pensieri,
molti di essi non torneranno indietro.
Dimenticati, persi, sballottati, e... non più miei.
E mi rimane quel senso d'impotenza,
quel nulla, che non si può riempire,
quei residui di vita che non so dire,
e altri, che non oso pronunciare.
Scrivere... è lasciare andare una parte di se',
per impedirle di morire.
non saprò mai, se davvero, avrà toccato il fondo,
o se qualcuno potrà tirarlo fuori.
Scrivere... è come lasciare andare un palloncino,
non saprò mai se s'impiglierà in una nuvola,
o se sarà raccolto, oltre il giardino.
E in questo schermo, dove libero i pensieri,
molti di essi non torneranno indietro.
Dimenticati, persi, sballottati, e... non più miei.
E mi rimane quel senso d'impotenza,
quel nulla, che non si può riempire,
quei residui di vita che non so dire,
e altri, che non oso pronunciare.
Scrivere... è lasciare andare una parte di se',
per impedirle di morire.
Francesca Stassi
Quando finirà questo carnevale?
Questo cambiar pelle e rimanere uguali.
La gente balla e sembra divertita,
dentro i costumi di un'altra vita.
A me, sta stretto qualunque tempo,
a cui una maschera sa dar vigore.
E mi allontano col nudo viso,
e con un peso, sempre dentro il cuore.
Quando finirà questo carnevale?
Questo cambiar pelle e rimanere uguali.
La gente balla e sembra divertita,
dentro i costumi di un'altra vita.
A me, sta stretto qualunque tempo,
a cui una maschera sa dar vigore.
E mi allontano col nudo viso,
e con un peso, sempre dentro il cuore.
Francesca Stassi
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