Redazione
VicenzaPiù | Giovedi
11 Febbraio 2016
In merito allo stop
alla Valdastico Nord e alle reazioni della Lega il M5S chiede
chiarimenti per voce del senatore Enrico Cappelletti e del
consigliere regionale Manuel Brusco. “Regione Veneto e Provincia
Autonoma di Trento hanno condiviso un documento che cancella, di
fatto, la cosiddetta Valdastico Nord, ovvero il collegamento
autostradale fra la A31 e la A22 – dicono i due esponenti del
Movimento 5 Stelle - La stessa parola «autostrada» – la A31 –
nel documento non compare più.
Bene. Noi infatti
abbiamo sempre sostenuto che questa infrastruttura fosse inutile,
pericolosa (si pensi alla frana Marogna) e costosissima, anche in
considerazione del fatto che avrebbe dovuto realizzarsi senza gara
pubblica”.
“Ora, dunque, la
concessione dell’A4 Padova-Brescia dovrà essere messa a gara. La
proroga infatti, condizionata alla realizzazione della Valdastico
Nord, non ha più ragione di essere, essendone venuta meno la
condizione essenziale – proseguono Cappelletti e Brusco - la messa
a gara della concessione Padova-Brescia porterà presumibilmente
nelle casse dello Stato e quindi di tutti i cittadini una cifra
superiore ai 3 miliardi e duecento milioni di euro. Di cui non
possiamo che essere lieti”.
“Naturalmente se,
nonostante il venir meno del progetto Valdastico Nord, a causa di
imprevedibili postille, cavilli o trucchetti ai limiti del lecito,
venisse comunque prorogata la concessione della Padova-Brescia (senza
alcun ricorso a gara pubblica) – avvertono però il senatore e il
consigliere regionale - allora ci troveremmo davanti ad una truffa
gigantesca. In tal caso le dichiarazioni di giubilo del Presidente
Zaia per il raggiungimento dell’accordo con Trento, assumerebbero
tutt’altra connotazione. Ci auguriamo naturalmente che non sia
questo il caso”.
segnalato da Marco Pettinà
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