venerdì 26 febbraio 2016

Niente è come sembra

Già Simonide prima e Cicerone poi,  sottolinearono quanto l’immagine fosse importante per la memorizzazione delle informazioni e quindi per l’istruzione dell’uomo, dato che la vista è uno dei sensi più sviluppati e utili allo scopo. 

Fin dalla scuola dell’obbligo, siamo stati abituati ad avere aule con  muri tappezzati di carte geografiche dell’Italia e del mondo. Concentrati  o distratti che fossimo, per tutti gli anni della nostra età-spugna il nostro campo visivo è stato occupato da queste immagini e la mappa del mondo è forse l’immagine scolastica più ricorrente ed  evocativa che abbiamo. Dava la collocazione del nostro Paese nel globo e il confronto con gli altri stati e continenti. 
Su di essa abbiamo inconsapevolmente fossilizzato i nostri criteri di giudizio territoriali che probabilmente ci guidano ancor oggi. Ovviamente non ci siamo mai chiesti se quei criteri fossero esatti: era così e basta; in ogni caso erano comunemente accettati e quindi giusti. 
Se sul comunemente accettati possiamo essere tutti d’accordo,  sulla correttezza lo siamo un po’ meno; vediamo perché.

Senza che ce ne rendessimo troppo conto, le carte geografiche del passato ci davano
un'immagine distorta della Terra e delle sue parti. In una certa misura ciò è inevitabile, in quanto è impossibile rappresentare fedelmente su una carta piana una superficie sferica qual è quella della Terra. Per convincersene basta sbucciare un'arancia e provare a premere un pezzo di buccia su un piatto: si deforma e si spezza. In parte però la distorsione era di tipo "ideologico": i criteri con cui la superficie sferica veniva trasferita sulla carta geografica erano tali da privilegiare l'Europa e gli Stati Uniti a danno del Terzo Mondo e ciò era funzionale alla nostra concezione euro-centrica del mondo.

Gerhard Kremer era un astronomo e cartografo fiammingo del XVI secolo, al quale è legata la fondamentale invenzione del sistema di proiezione cartografica della terra. Il suo nome fu latinizzato in Gerardus Mercator e quindi italianizzato in Mercatore: Appunto con il nome di  “Proiezione di Mercatore” è universalmente conosciuto il suo metodo di raffigurazione delle carte geografiche, che è stato usato per secoli fino all’avvento dei satelliti e in parte lo è tuttora.

Mercatore disegnò il planisfero tracciando i meridiani uno parallelo all'altro e non confluenti nei poli. In questo modo i Paesi nordici appaiono più estesi e quelli vicini all'equatore molto rimpiccioliti. La Groenlandia sembra più grande del Sud America, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica sembrano grandi quanto l'Africa.
La proiezione di Mercatore ha il pregio di rispettare gli angoli tra ogni segmento che unisca due punti sulla carta e i meridiani e i paralleli; era quindi l'ideale per la navigazione: bastava che i marinai misurassero sulla carta geografica l'angolo della rotta e poi con il timone tenessero esattamente quell'angolo, perché la nave arrivasse nel porto di destinazione.
Ecco alcune delle distorsioni più evidenti:
  • L'Alaska è grande quasi quanto gli Stati Uniti: In realtà è un terzo;
  • La Groenlandia ha più o meno la stessa grandezza dell’Africa: In realtà l’Africa è ben 14 volte più grande;
  • L'Europa (esclusa la Russia) è solo un po' più grande del Sud America: invece quest’ultimo è ampio quasi il doppio dell’Europa;
  • La grandezza dell'Antartide rende tutti gli altri continenti estremamente piccoli: veramente essa è il continente più piccolo, dopo l’Australia.
Una delle migliori alternative alla proiezione di Mercatore quella di Gall-Peters, che mostra la dimensione relativa dei luoghi in maniera molto più realistica. In particolare, questa versione si avvicina a dimostrare che ciò che noi percepiamo come massa di terra a "Sud" è quasi due volte più grande a “Nord” - 38,6 milioni di miglia quadrate rispetto ai 18,9 milioni.
Ma anche la proiezione di Gall-Peters ha i suoi difetti. Non ingrandisce le aree tanto quanto quella di Mercatore, ma certi luoghi appaiono allungati orizzontalmente vicino ai poli e verticalmente in prossimità dell'equatore.
Comunque la mettiamo, vediamo che non è poi così facile e scontato rappresentare la realtà, perché niente è come sembra...
Gianni Spagnolo
XIV-II-MMXVI
Fonti:
  • Wikipedia;
  • http://web.unife.it/progetti/matematicainsieme/matcart/prmerc.htm;
  • http://www.pensareperstorie.it/carte/cap_3f.html





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