lunedì 16 dicembre 2013

Mostra a Forni

“Leggere, scrivere e far di conto” 
una mostra da visitare!


Dal secolo scorso a oggi ci sono stati importanti cambiamenti che ci hanno portato a vivere in modo sempre più tecnologico: in certi settori  le modifiche sono talmente veloci che si fatica a tenere il passo. Per esempio quando si parla di scuola con le riforme, le innovazioni, i nuovi metodi, quasi non ci si ricorda più di com’era la scuola: soltanto quando si fa un tuffo nel passato, ci si rende conto di quanto le cose siano cambiate, del modo in cui andavamo a scuola, di come studiavamo, di quali erano gli oggetti che avevamo a disposizione. Se ci capita di parlarne, ci tornano alla mente tanti fatti della nostra vita scolastica ed è bello condividerli con i compagni di allora, ma se cerchiamo di raccontare ai più giovani, spesso ci guardano quasi imbambolati … Eppure, la nostra realtà e quella dei nostri genitori era tanto, ma tanto diversa dalla loro.  Per chi volesse fare un tuffo nel passato scolastico e rivivere emozioni e sensazioni, per rispolverare i ricordi, a Forni di Valdastico è stata inaugurata il 30 novembre 2013, la mostra “Leggere, scrivere e far di conto” curata da Egidio Guidolin di Rosà, che da 35 anni raccoglie oggetti e reperti, perché nulla vada dimenticato. Bisogna precisare che  l’esposizione non è mai stata presentata in provincia di Vicenza e quindi per il Comune di Valdastico è  motivo di orgoglio. Alla presenza delle autorità Comunali, il nastro di apertura è stato tagliato dalla piccola Anna Zenari, che in quel momento ha rappresentato i tanti bambini in età scolare; entrati in una delle due stanze arredata come una vecchia aula, abbiamo avuto l’onore di ascoltare il maestro più vecchio della valle: Carlo Pesavento che, con i suoi 93 anni, ci ha un po’ raccontato della sua vita e dell’amore per l’insegnamento. A tre mesi dal diploma aveva ricevuto la cartolina precetto e per tre anni è stato in guerra, ma al suo ritorno, ha frequentato un anno di scuola e si è diplomato: questo fa capire quanta sia stata la sua motivazione e voglia di insegnare! La sua prima classe da maestro è stata di 52 bambini di prima elementare; ora questo numero si avvicina al numero dei bambini di tutta la valle…, adesso la scuola è soltanto una, ma un tempo erano attive 5 scuole, con quasi 365 alunni! Il suo racconto, a volte annebbiato, ma carico di ricordi, ha fatto emozionare le tante persone presenti  che hanno rivissuto con lui momenti passati. Altrettanto gradito è stato l’intervento del Cav. Sabatino Libratti, di 97 anni, che ha narrato la sua esperienza a Tripoli, dove ha frequentato la scuola araba: non sono mancati i ricordi  colorati  di quel periodo e ha persino parlato in arabo…  L’ideatore di questa mostra, si è detto contento di essere approdato a Forni dopo il “Ritorno dal Bosco”; in questa occasione gli oggetti che ha esposto, saranno visibili più a lungo. Anche il direttore del Giornale di Vicenza, dott. Ario Gervasutti, si è espresso favorevolmente  riguardo a questo modo di raccontare la scuola di un tempo e si è detto commosso nel vedere tanti oggetti. E’ sicuramente una mostra che emoziona, è un pezzo della nostra vita passata, è un periodo che abbiamo trascorso mentre cercavamo di imparare e  di conoscere tante cose, è qualcosa di prezioso che merita di essere gustato con calma. La  Mostra, che ha sede alle Ex Scuole  Elementari di Forni, avrà le seguenti aperture al pubblico: SABATO: dalle 16,00 alle 19,00- DOMENICA dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00. APERTURE STRAORDINARIE: 26-27 dicembre 2013 e 6 gennaio 2014, dalle 16,00 alle 19,00. Il periodo di apertura è dal 1 dicembre al 2 febbraio. Organizzata dal Comune di Valdastico, in collaborazione con il Gruppo A.N.A. di Forni e il Comitato Amici Forni, sarà sicuramente visitata  con gioia da molte persone che hanno vissuto quegli anni, ma sarà anche un modo per raccontare ai più giovani una fase della nostra vita. Tra quei banchi di legno, tra pennini, carta assorbente, macchie, calamai, libri di lettura e sussidiari, pallottolieri e cartine geografiche, tanti bambini e bambine sono cresciuti e hanno imparato tanto; sono certa che la scuola abbia la capacità, oltre all’insegnamento delle materie, di aiutare i bambini a stare insieme, a superare gli ostacoli, a formare gli uomini e le donne di domani, comunque sia il periodo in cui frequentano la scuola. Sarà cambiato tanto: le immagini, il 
sistema, la tecnologia ha preso il sopravvento, ma le cose che sono importanti non dovrebbero mai mutare: il rispetto e l’educazione  che ci sono stati insegnati dai nostri genitori  dovrebbero essere un seme che ogni uomo ha dentro di sé e deve cercare di coltivare e far crescere nei rapporti con gli altri. Nel ringraziare tutte le persone che si sono impegnate per la realizzazione della mostra e per i volontari che si curano di tenerla aperta, mi auguro che continuino ad esserci iniziative di questo genere da proporre negli spazi che il Comune di Valdastico a Forni, ha la fortuna di avere .


                                                            Lucia Marangoni








34 commenti:

  1. Ciò, ma quela in camiseta bianca rente a Sabatino no la sarà mìa na parente de la Odette da Valpegara, vero? L'incarnato palido xe tipico dela gente che vede el sole sol che la matina. Eco, live ghe xe du vetusti combatenti che i me dà la paja in fato de antichità, anca se i par pìn gamba de mi, almanco dò basso, a no so come che la buta sualto. Se capisse che se ga d'aver roto la machineta perchè dal trenta in vanti ga tacà a vegnere al mondo gente pì molegata e smeolà.

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  2. Metete i ociai ... xè un manichino che rapresenta nà maestra de nà volta.....

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    1. La Lucia gà sempre voja de schersare!

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    2. Ghetù visto Alago come che l'è premuróso il Don con la Lucia : el ghe fa i compliminti, el ghe trova na canzon da na volta, Santa Luzia ecc....
      Mi me maravejo !

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    3. Ben valà ciò, fetu anca la gelosa desso? La Lucia è un'istituzione in valle, bion tegnersela par bona e par cara. E pò la fa un mucio di cose, c'è rento dapartuto, brava, impegnata, devota, disponibile. La trà in tuto, dallo spirito alla materia, dall'informazione allo spettacolo, dall'assistenza all'animazione. Mìa na bontempona franfugnona pestatrice d'acqua come naltri.

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    4. Te si un po "frotte-manche" o anca "lèche-bottes" come che se dixe qua ! No credevo.
      Ma però hai ragione sul fondo.
      Cosa proponi per penitenza ? La dottrina di Gioacchino da Bel-Fiore ?
      Per fare animazione in valle sono un po lontana. Ma, te potresti ?

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  3. Scommétto che con una maestrina cosi, dal Versante Est, che non ha proprio la crocchia perfetta, tanti avrebbero amato ricevere alcuni colpi di bacchetta....per amore dei lumi della scienza o della musica, s'intende.


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  4. Mi a go' fatto la prima e meta' seconda alle scole de Valpegara con la maestra ROSA GNATA. Jirimu sinque classe tutte insieme in un'aula .Me ricordo ancora la fornela de terracotta ,parlavinu el dialetto e quando son vignesto a MILAN a go fato na fadiga boia a inserirme comunque me la son cava'.!!!!! Me ricordo la ricreasion con la ciopa de pan e puina o salado.W quei ricordi e serchemo de passarli ai nostri fiui e nevudi .ciao

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    1. Lorenzo (Enzo) Fontana di Valpegara, ti ricordi ?

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    2. Lorenzo(Enzo) ????? scusami ma nonostante la mia memoria questo particolare mi sfugge.Se riesci a fornirmi qualche altra circostanza di riferimento ti saro' molto grato.ciao

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    3. figlio di Giovanni Fontana detto caïba, prima delle tre case, a destra, sulla strada provinciale a Valpegara, in direzione Vi. E rimasto in valle fino a 10 anni circa, credo, con i nonni. Poi, è tornato da suoi genitori in Francia.

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    4. Ho presente le case che indichi , se non sbaglio erano chiamate"Baracche" ho presente anche CAIBA era conosciuto per il suo carattere un po'nervoso,ma di ENZO proprio non mi ricordo forse non eravamo coetanei . Io sono del1954.

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    5. e lui del 53 mi sembra.

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    6. La casa della mia famiglia, Agostino, segue quella di Lorenzo. Mi ricordo molto bene dei Dalla Via, alle scuole. Mi sembra che c'era un Sandro anche ? Non ho mai vissuto nella Valle, ma ho passato molte vacanze d'estate in questi luoghi.

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  5. ciao Agostino ! Sai quando è stata chiusa la scuola di Valpegara al Maso ?

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    1. Cara Odette non so rispondere a questa domanda .Posso solo dirti che io sono del 54 quindi ho frequentato la prima nel 60/61 poi la seconda fino a marzo del 62.La scuola non si trovava al Maso ma in localita'(LE SCOLE) dove c'erano l'edificio scolastico in cui abitava la maestra GNATA e famiglia mentre poco avanti abitava la famiglia di DALLA VIA ANTONIO (santolo TONI STRADIN) Speriamo che ci sia qualcuno in grado di toglierci questa curiosita'.ciao

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    2. Armando Serafini (SERA)17 dicembre 2013 alle ore 21:41

      AMARCORD: Nel 1955 noi scolari di Casotto abbiamo sostenuto l'esame di licenza elementare nelle scuole di Valpegara. Il motivo di questi esami fuori sede lo ignoro. Eravamo 6 alunni e faceva un gran caldo, verso le ore 13 ci venne a prendere con la sua Balilla "Sentelli Nello" papà di un alunno. Il ritorno a Casotto in macchina fu più duro della sgambata della mattina, e penso che non lo dimenticherò mai più. (6 alunni + la maestra + l'autista + le buche della strada di quel tempo + il caldo e anche la gran fame) La scuola di Valpegara si trova giustamente dove l'ha collocata Agostino, vicino alla casa di Anacleto ? (stradin). Negli anni 80 c/ca l'edificio è stato acquistato da Sartori Marcellino da Casotto e attualmente vi abita uno dei suoi figli.

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    3. Bravo SERA!!!!!!!!! niantri vecioti a ghemo le memoria da elefanti.Son contento che te ricordi dei Stradini Toni senior e junior Battista ,Norio,Anacleto, Sandrino e la parona de casa la santola Gisela.Mi son nevodo della Maria moglie di Ettore.Nel mese de settembre a son sta in Belfiore con me cusin Fausto dei Lucuni,complimenti!!!!!!!ciao e GRAZIE

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    4. Agostino, non hai ancora 60 anni, non sei vecioto, dai ! Conosco Fausto dei Lucuni. Forse ti ricordi anche della Teresa Milani, amica di mio padre ?

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    5. Ricordo molto bene la Teresa Milani suo marito Angelo il figlio Gerard e le due belle nipoti Gislene e Domenique .Erano parenti di Ferruccio (UCCIO)e ogni tanto passavano le vacanze ai LUCUNI.Scusa eventuali errori ma il mio francese e' molto precario.Un salutone

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    6. Grazie Agostino. Per il francese non ti preoccupare. Il mio italiano non è perfetto neanche. Hai letto il post che parla di Uderzo su questo blog ? Vedrai il destino di questa famiglia.

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    7. Allora noi ci siamo conosciuti proprio a Belfiore, quella mattina io e Otto stavamo ultimando i lavori di baita Teresa quando tu Fausto e un altra persona siete passati da quelle parti.Ricordo benissimo.Ciao

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    8. Mi spiace Sera ma quella volta Fausto era con altre persone di Padova noi siamo saliti circa una settimana dopo,con mia moglie.Ancora BRAVI non ti preoccupare che alla prima occasione ci conosceremo.salutoni

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    9. Mamma mia Odette cosa mi hai fatto scoprire oggi !!! Ti assicuro che non ero minimamente a conoscenza di essere quasi parente di Asterix e Obelix.Mi fa piacere pensare che personaggi della valle abbiano lasciato testimonianze molto positive nel mondo intero.Dovro' farmi ampliare la scatola cranica per immagazzinare tutte le cose nuove e le storie belle di questi ultimi giorni.

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    10. Agostino, sono contenta di averti fatto piacere. Prossimaménte, penso, potrai leggere sul blog, altri destini d'emigranti, giovane uomini della valle, che hanno accettato, negli anni 20-30 ed anche prima, il rischio di sganciare gli ormeggi, lasciare la sicurezza del porto e partire a l'avventura, per potere vivere e far vivere la famiglia.

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    11. PICCOLI GRANDI UOMINI CORAGGIOSI con cuori buoni ,volonterosi ,umili; che hanno affrontato mille difficolta con caparbietà,e determinazione per cercare di offrire alle famiglie un futuro migliore. Speriamo che questa volta SPONCIO si sbagli riguardo alla machinetta che si e rotta cerchiamo di aggiustarla cosi, sfornera' ancora personaggi "VECIO STAMPO" . Merci beaucoup (non ridere sono con il dizionario) CIAO

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    12. Philo, cosa dici ? Non rido, sorrido, penso che anche Alago sorriderà con me. Buon natale amico !

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    13. Forse si sarà rotta solo la macchinetta che ha prodotto Sponcio, annichilita da tanto sforzo generatore. Per i comuni mortali ha continuato a funzionare come sempre.

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    14. Purtròppo, è più a compiangere che a biasimare.

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  6. L'ho vista al ritorno dal bosco interessantissima e quanta quanta nostalgia! Andate a visitarla e noterete in 50 anni cos'è cambiato! Ai miei tempi chi avrebbe pensato al computer? E cosa ci sarà fra 50 anni? Mah

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  7. Per Agostino,forse vuoi dire la santo la Giovanna parona de casa dei stradini,la mia nonna!!ho capito sei il figlio del Milio e della Maria!!!ciao e buone feste a te e famiglia.

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    1. Anonymous volevo metterti alla prova.Sto scherzando!!! Hai ragione al 1000\100 e ti ringrazio tanto .Purtroppo mancando da tanti anni e non avendo più i "ME VECI"per rinfrescarsi la memoria ogni tanto capita di confondere i vecchi ricordi .Se la santola GIOVANNAera tua nonna allora siamo parenti.Un'abbraccio e tanti auguri di buone feste a tutti .Spero che in privato ci stringeremo la mano ciao

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    2. Si si ,siamo parenti!!incontrarti qui è stato un caso,però quando vieni ai Luconi farò il possibile per stringerti la mano e salutarti,è da tantissimo che non ti vedo,anzi non ricordo da quanto tempo. Ciaooo

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