E fu Sera e fu mattina. Primo giorno.
Ecco aprirsi le porte della sala della regola di Casotto dove Armando Serafini ha esposto il frutto della sua paziente ed amorevole ricerca delle immagini della sua terra.
Vere chicche di scorci di paese, di mestieri e di persone.
Foto evocative, silenti testimonianze di un tempo e di una civiltà che in molti abbiamo visto morire, consumarsi silenziosamente.
Ma che ci è rimasta dentro, perché fa parte di noi.
Gente di paese, volti noti, volti cari, volti dimenticati.
Fissi nella posa rituale; i tratti inconfondibili del comune retaggio.
Istantanee di momenti bui.
Guerre, alluvioni, partenze.
E di passaggi felici.
Scolaresche numerose, come più ci furono, matrimoni, processioni, gruppi familiari, semplice convivialità.
le testimonianze di fede, la chiesa, i preti che hanno accompagnato il cammino della comunità.
La rinata chiesetta di Belfiore
Gli ultimi suoi abitanti.
Guerre, alluvioni, partenze.
E di passaggi felici.
Scolaresche numerose, come più ci furono, matrimoni, processioni, gruppi familiari, semplice convivialità.
le testimonianze di fede, la chiesa, i preti che hanno accompagnato il cammino della comunità.
La rinata chiesetta di Belfiore
Gli ultimi suoi abitanti.
E poi le case, le fontane, i masi e i baiti.
I segni della secolare e sofferta economia rurale.
Le vaneze scolpite sulla montagna spogliata dal bisogno.
Gli scorci dei paese vicini.
L'acqua che irrompeva copiosa dove ora rimane solo il muschio. Gioventù fieramente in posa su sfondi di naturale bellezza.
I segni della secolare e sofferta economia rurale.
Le vaneze scolpite sulla montagna spogliata dal bisogno.
Gli scorci dei paese vicini.
L'acqua che irrompeva copiosa dove ora rimane solo il muschio. Gioventù fieramente in posa su sfondi di naturale bellezza.
Ma il Sera non s'è fermato qui.
No, ha voluto raccogliere queste fotografie in un libro e dedicarlo alla sua gente, alla Gente di Casotto.
L'ha fatto con la delicatezza e l'umiltà che lo distingue, a sue spese.
E' un gesto d'amore. Bravo Sera!
No, ha voluto raccogliere queste fotografie in un libro e dedicarlo alla sua gente, alla Gente di Casotto.
L'ha fatto con la delicatezza e l'umiltà che lo distingue, a sue spese.
E' un gesto d'amore. Bravo Sera!
Gianni Spagnolo
Abbiamo visitato l'interessante mostra fotografica allestita da Armando Serafini nei locali della Regola di Casotto, in occasione della tradizionale festa patronale dell'Immacolata. Armando ci ha omaggiato anche del libricino che vedete la copertina in alto. Pensate che ha pronto anche quello per DON SPONCIO con dedica.
Se il Don ci fa sapere COME & QUANDO intende ritirarlo... è sufficiente che posti un messaggio in questo post. La sua mente "sopraffina" saprà sicuramente escogitare un sistema per venirne in possesso, rimanendo sempre nell'anonimato... Attendiamo istruzioni. Carla
Quante persone come SERA ci vorrebbero in Valle! ed è sempre così; solo chi si è dovuto allontanare dal paesello capisce e sente i valori di quello che per molto tempo gli è mancato, e si prodiga per farlo sapere ai paesani. "Purtroppamente" molti non rientrano.
RispondiEliminaRispètto per il lavoro di memoria che fa Sera !
RispondiEliminaSpero non sia anche lui vittima del detto: "nessuno è profeta in patria"
RispondiEliminaGrazie amici.
RispondiEliminaCon il pensiero ero presente anch'io....e spero di poter vedere in seguito,se non l'esposizione,almeno le qualche fotografie piu' interessanti.BRAVISSIMO......
RispondiEliminaHo incontrato alla mostra Davide, so che passerà le feste Natalizie da te e ti porterà a ricordo il mio libretto. Auguri e saluti alla casertana doc.
EliminaChiedo scusa.. casertana sta per casottana.
EliminaFoto ricordo di gente meravigliosa. Quanta gioventù sana e forte, lieta e fiera! E molti hanno preso la via dell'emigrazine portando un contributo di lavoro e di benessere a Paesi vicini e lontani, anche oltre gli oceani.
RispondiEliminaLe foto di famiglia, in pose umili , ma composte e dignitose, sono istruttive. Esprimono un'epoca di alti valori umani,
sociali e morali. Grazie ad Armando per averci regalato questa squarcio di vita casottana: finestra aperta su
gente e paesaggi che ne hanno fatto la storia, e ci seguono nel cammino verso il futuro.
Il passator cortese
Grandeeeeeeeeeeeeee! Che caro pensiero, grazie Sera, hai avuto una splendida iniziativa, quel libricino devo proprio averlo . Purtroppamente mi state mettendo in gravi ambasce per il suo ritiro. Dovrò s-cervellarmi non poco per non cadere in qualche trappola per orsi che mi avrete sicuramente scavato (non tu sai, ma quei birbanti che vedo bazzicare dalle tue parti). Vi farò pervenire le debite istruzioni, speriamo che nel frattempo non nevichi altrimenti dobbiamo rimandare al disgelo.
RispondiEliminaOhibo' mi sento tirare un orecchio o e' il vino? Nell'ultimo baluardo dell'impero decaduto sono tutti brutti sporchi e non leggono il blog per il principio che l'erba del vicino sia sempre più' verde.Io mai cercherò l'identità di babbo Natale,parola di lupetto.Piuttosto mi guarderei dai Nizariti italici che ti lodano e ti bramano la tua identità.
EliminaAttendo tue istruzioni, vai tranquillo non nevicherà, la stazione meteo del mio orto segnala bel tempo per giorni e giorni.
RispondiEliminaGrazie ad Armando, abbiamo potuto gustare delle splendide immagini, scorci paesaggistici, vita di un tempo. Che sia che quando passano gli anni, si diventa più nostalgici e si vuole tenersi attaccati alle radici??? Ma c'è chi, come Armando,questo attaccamento alla terra, lo ha fatto diventare una mostra e un libro, grazie di cuore!!! Ricevuto l'omaggio molto gradito! Lucia
RispondiEliminaSe nevica, può mettere il giaccone di babbo natale, una barba bianca, gli stivali delle sette leghe ; in 4 passi, da Padova o Verona, arriva a Casotto by night, si prende il libricino e, "ni vu ni connu j't'embrouille" !
RispondiEliminaSai Odette che hai avuto una magnifica idea? In tema del periodo, nessun sospetto e sotto può esserci anche la badante.
RispondiEliminaTsé, ..e mi vo a fidarme. Valtri a sarissi boni a sequestrare babonatale e torturarlo. Me pare chel zugheto ghe ghi postà el sia bastansa elocuente al riguardo. Se pò me sequestrè la bady me tocarìa farme la panà da solo. No bei, sa pensè de farghela a un vecio canaja chel petena anca el bosone, a si fora strada. Tempo al tempo.
EliminaSir Fotone pettina il bosone mentre "Je" pettina la giraffa. c'est la vie !
EliminaEl sejta costì paroluni a farne impression, ciò! Cussì Odette la perde le stafe e la se mete a petenar giràfe!
EliminaE soltanto un impressione Alago ! Hassan-ibn-Sabbah (il vecchio della montagna) si nasconde nel Pendolo di Foucault, e, come è scritto, si capisce chi è, quando è troppo tardi. L'abbiamo letto poco tempo fà in questo blog, tristeménte.
EliminaForse ho trovato, almeno, la chiave del Roseto di Philo.
Ciò benedìti, chìve a tachè ciauscar tuti in astruso, parlè gualivo, no? Scrivì potabile, rasotera, lissio, ahn. Tanto se capisse istesso che ve sbrodeghè la bavalia pena che se va sul sientifico. A nocor mìa che ciapè le me pedate co taca a incatiiarmese le sinapsi, vero? De criptoarcheologico ghe basto mi, no vui dissepoli. Per penetrare il roseto del Philo puoi usare: "flectar" parolina di sette lettere che incipia il suo motto flectar non frangar.
Eliminagrazie Agostino.
EliminaPrego Flectar ma vorrei sapere almeno a cosa sono riferiti i tuoi ringraziamenti cosi possiamo discuterne..Comunque grazie a te ogni volta che contatto qualche nuovo amico sono felice ciao.
EliminaGuarda cosa scrive Alago caro Agostino..............
EliminaQuando Don Sponcio la punzecchia va in pallone........... e te lo ha dimostrato........
??? Carla guarda che io sono Zen. Con Agostino del 1954 è tutto chiaro il discorso. Qui andate in confusione credo con l'Agostino d'Ippona che ha ispirato Sponcio nel commento precedente e che servirebbe d'esempio ( dice Sponcio, solo) a Philo, nel suo modo di agire.
EliminaPurtroppamente per seguire bisogna, in questo blog, documentarsi.....molto !
Scusate ma forse sono troppo inesperto per poter stare al vostro passo.
EliminaVedi Odette, che con le nostre moche sbrodegate e culbagole siamo stai buoni a spaurare anche el poro Agostino follower neoacquisito, scambiando i Luconi per Ippona. Adesso bisogna fare i bravi e indrissare el tiro sonò ci parano via coi forconi. Anche Lino, poro pici, sarà tuto invelenato per la piega che sta ciapando sta storia, lui che è così serio e posato.
EliminaAgostinoooooooooooooooooooooooooooooo
Eliminascolta qua: ciapa le distanse dal "QUARTETTO CETRA" (DON SPONCIO+ALAGO+PHILO+ODETTE) parchè i te farà vegnér sémo... se te ghe daré reta... luri i se gode cussì... Spesso, gnanca mi no capìsso quel che i se scrive, dunque no sta demoralisàrte... ti sévita a comentàre... che te vedaré che qualchedun che gà fato solo fin ala tersa media te risponde sempre... Luri i gà fato tuti "scole alte"... :-)))
dimenticavo: se hai piacere inviarmi la tua mail a:
Eliminacarla.spagnolo@gmail.com
Carla te me fe sempre ridere ! Invesse de spaurare Agostino che trovo molto simpatico, te divi dirghe : per rispondere a Sponcio basta aprire un libro qualsiasi (di cultura di preferenza), prendere la prima frasi che trovi, mettere sul commento, aggiungere un nome, di preferenza, latino o greco, se non trovi lo inventi. Vedrai che contento che è nostro Sponcy !
Elimina