Si sveglia di prima mattina
svegliando i papaveri,
le margherite,
i fili d'erba
attorcigliati ai muri
e li sorprende
in un giorno senza sole,
li piega al suolo
come in preghiera,
ma nessuno
ha voglia di pregare.
Li osservo sbigottita...
il vento sa essere crudele
anche coi rami
di alberi centenari
e li tormenta,
ne sconvolge
gli antichi ricordi,
le anime di cui ancora
conserva lo sguardo
e forse, anche i sogni.
Lo conosci il vento d'aprile?
Dalla grande porta a vetri
lo vedo arrivare,
fermarsi un attimo,
proseguire,
agitare l'aria
in nuvole scomposte
e ricomporre le ore
che non passano mai...
Francesca Stassi
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