Ci sono ferite che non guariscono mai completamente e anche se sembrano rimarginate, basta un attimo perché tornino a sanguinare.
Un’immagine, un suono, un ricordo…
Tutto può tornare più vivo che mai e anche se è lontano nel tempo, lo si sente vicino, dentro al corpo, accanto all’anima.
Questo è il 30 aprile per Pedescala, Forni e Settecà:
un giorno dove fare memoria di ore dolorose, di attimi terribili che hanno segnato la vita di generazioni.
Giorno dove fare spazio al silenzio, alla preghiera, al ricordo di una tragedia che puntualmente si ripresenta a dirci che, nonostante l’uomo si sia evoluto, non ha imparato nulla dal passato.
Ferite che sanguinano ancora, ma che cercano, in ogni modo, di far scaturire quella pace che sembra ancora tanto lontana…
Lucia Dàmari
30 aprile 2024
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