Questo libricino di appena cento pagine è uno di quei rari libri che ti resta dentro e continuerai a ricordare anche a distanza di anni. Ma di cosa parla?
Ecco, Uomini e Topi parla della speranza, della forza dei sogni, di un’America piegata dalla Grande Depressione, ma soprattutto è la storia di una grande amicizia. Due sono i protagonisti del romanzo: George e Lennie, due braccianti che condividono un sogno, un sogno semplice: avere un pezzetto di terra tutto loro da poter coltivare.
Lennie però non è un uomo come tutti gli altri. È un gigante buono, ha la mente di un bambino a causa di un ritardo mentale. È un personaggio che vi toccherà il cuore con la sua ingenuità, con il suo entusiasmo infantile. E poi c’è George, che si prende cura di Lennie a dispetto di tutto e di tutti. Lennie è l’emarginato, il “diverso”, disprezzato da un mondo che non ha tempo per la solidarietà, l’amicizia, l’amore. George e Lennie invece rappresentano l’eccezione.
«Per noi è diverso. Noi abbiamo qualcuno a cui importa qualcosa di noi. Non ci tocca sederci all’osteria e gettar via i nostri soldi, solamente perché non c’è un altro posto dove andare. Noi invece è diverso! E perché? Perché… perché ci sei tu che pensi a me e ci sono io che penso a te, ecco perché.»
Steinbeck vi farà toccare con mano, vi farà sentire la forza di quest’amicizia, ma vi mostrerà anche un mondo dove la buona volontà e la bontà d’animo non sempre riescono a trionfare, un mondo crudo, ma anche palpitante di dolorosa bellezza. Vi avverto, il finale di Uomini e Topi vi toglierà il fiato e vi lascerà con questo interrogativo: può l’omicidio essere un atto d’amore? Vi ho incuriosito? Avete mai letto Steinbeck?
G. Middei
Dopo i russi, anzi, assieme direi, il grande Steinbek!... piacevoli letture, sarcasmo, pìetas, amori, vita dei miseri... sorridere nelle disgrazie, e piangere... acuto nella psicologia... era medico, i suoi scritti sono medicina dell'anima.
RispondiEliminaDopo la morte del suo grande amico, chimico, compagno di avventure, tipicamente descritte nel magnifico VICOLO CANNERY, smise di scrivere.... la forza della amicizia!