Nell’ultimo secolo, specialmente negli ultimi vent’anni, molte abitudini, tradizioni, modi di essere, di fare e di comportarsi, hanno subito un grande cambiamento. Uno di queste è la DOTE della sposa.
In alcuni paesi, la dote è il biglietto da visita della sposa e della sua famiglia, mentre nelle nostre zone, nel secolo scorso, tutto quello che faceva parte della dote, veniva ricamato personalmente, con cura. Ai tempi di mia mamma e di mia suocera, i capi della “dota” erano pochi, ma venivano preparati con cura, ricamati a mano, come tovaglie, lenzuola e federe, spesso con le iniziali della sposa; c’era poca possibilità, si andava quasi sempre in casa con suoceri e cognati, quindi si portava in dote solo il necessario. Il lenzuolo più bello, quello da sposa, era spesso usato per accogliere nella bara chi della famiglia lasciava questo mondo, quindi era come dare qualcosa di prezioso per l’ultimo viaggio…
Quarant’anni fa, quando io mi sono sposata, la “dota” era varia e abbondante: s'iniziava a mettere qualcosa da parte, quando si era ancora ragazzine. Un mese un lenzuolo, un altro una tovaglia, un altro degli asciugamani, le tovagliette da tè, gli strofinacci e i grembiuli da cucina, le camicie da notte con le vestaglie, golfini e mantelline da notte, copri letti per ogni stagione: di cotone, di ciniglia, di velluto e la trapunta di pura lana…
Mi ricordo che mio papà aveva scritto in bella copia la lista della mia dote, dicendo che per mia sorella, quando sarebbe stato il momento, doveva essere di ugual valore. Con tutti questi capi, specialmente per il letto, si era certi di avere ciò che serviva, ma credo che come me, molte donne della mia età abbiano ancora le lenzuola bianche da sposa e tante altre che, essendo bianche, (i colorati iniziavano appena) col tempo sono andate in disuso. Io ho lenzuola da sotto (non c’erano gli angoli) ancora nella confezione originale e tutti quelli da sopra bianchi, che ogni tanto uso con il sotto e le federe colorati, per non parlare dei copri letti… Ora le coppie che vanno a convivere o si sposano, comprano due paia di lenzuola colorate, qualche asciugamano, un paio di tovaglie, alcuni strofinacci; forse hanno un pigiama o una camicia da notte… e li adoperano fino a consumarli per poi ricomprarne di nuovi, con colori e fantasie sempre alla moda, sempre rinnovati. A dire il vero un letto colorato è senza dubbio più bello da vedere e porta gioia a tutta la stanza. Poi i copri letti o i copri piumoni, sono allegri, leggeri e caldi, non come le coperte e le trapunte di quando ero piccola che pesavano… non potevi muoverti nel letto! Alcuni mesi fa, una mia compagna delle medie, mi ha inviato la lista di una dote d’altri tempi perché la pubblicassi scrivendo qualcosa. Insieme, ingrandendo e a volte con la lente, siamo riuscite a capirla abbastanza, a interpretarne i termini oramai in disuso, così da riportarne il contenuto e comprendere quante cose sono cambiate. Vi trascrivo questa lista che è molto interessante.
Chomune di Lastebase, lì 21 genaro 1884
Cristoforo di fu Giovanni Busato li consegnano li mobili alla sua figlia Margherita in matrimonio con Sesinio del fu Bortolo Longhi di Pedemonte. Il fu deto Cristoforo Busato li consegna li mobili sono li seguenti
1)Il leto nuovo
2)La coperta da leto
3)Numero quatro ninzuoli
4)Numero tredici camise de bombaso
5)Numero due soto veste
6)Una vesta di chanipella
7)Una vesta di bonbaso
8)Un abito di lana novo
8)Un abito di bonbaso rifato
10)Un abito di bonbaso rifato
11)Un abito di bonbaso rifato
12)Un abito di bonbaso rifato
13)Un abito di bonbaso rifato
14)Un abito di stampa novo
15)Un siale di lana
16)Due pari di forete
17)Numero quatro granbiali di lana
18)Numero sei granbiali diversi
19)Numero quatro fasoleti diversi
Riporto la suma
Suma riportata
20)Numero tre fasoleti diversi
21)Numero tre diversi
22)Un corpeto di….(?)
23)Una veleta nera
24)Numero quatro pari de calse diverse
25)Quello che si ritrova la sposa
Suma totale dela dota
Per lire italiane duecentoecinquantasete e otantatre
In fede Longhi Sesinio
Non ho riportato il costo di ogni singolo capo, ma si può vedere dalle foto del documento. Come si può capire nelle due pagine, la lista della “dota” era completa di data, importo in lire e firma: è una dichiarazione importante che ci fa capire la diversità dell’abbigliamento, dello stile di vita e della lingua parlata nel 1884.
Se qualcuno trova delle parole inesatte o mancanti, può farlo presente così da completare questo documento che, grazie a tante persone, è arrivato fino a noi, dopo così tanti anni!
Un grazie a Daria Munari nativa di Ponteposta, per aver condiviso con tutti noi queste pagine preziose: a me piace leggere gli scritti di un tempo perché nelle righe immagino la mano che tiene la penna intinta nell’inchiostro, che cerca di scrivere bene, magari alla flebile luce di una candela. Penso a quanta vita è passata dopo quel giorno di genaro, quante mani hanno toccato quei fogli, piegati e riposti con cura, a quanti profumi contengono, profumi antichi che il tempo ci ha consegnato: anche questo è un piccolo dono! Immagino il padre della sposa fiero di quello che dava in dote alla figlia, allo sposo che ha sottoscritto e alla sposa… Chissà come sarà stata la sposa? Che vita avrà avuto? Domande che non troveranno mai risposta certa, l’unica cosa sicura sono le parole scritte in quei due fogli sbiaditi, serbati con cura, come tesoro prezioso e arrivate fino a noi…
Lucia Marangoni Damari
Ricami eseguiti da mia Mamma e mia Suocera |
Ma questo c'e l'ho io perché é stato fatto da mio bisnonno Longhi Sisinio il papa di mio nonno Longhi Giovanni papa di mio zio Remo e di mia mamma Manilla
RispondiEliminaCome mai che questa signora ha questo documento? É forse della famiglia dalla parte della mamma di mio nonno Giovanni?Mi piacerebbe poter contattarla
Grazie il sono la figlia di Longhi Manilla
Il documento è stato trovato tanti anni fa in un vecchio baule nella soffitta della casa di mio nonno ora anche mia, è stata fatta una fotocopia ora nelle mie mani e la copia originale consegnata a remo Caruso, ci sarà stato qualche matrimonio tra un mio antenato e qualche antenato del remo caruso
EliminaSi il mio bisnonno Sisinio Longhi ha sposato Margherita Busato ,genitori di mio nonno Giovanni Longhi,mio bisnonno é morto giovane e mi ricordo che é stato allevato dalle due sorelle di sua madre una era a ponteposta e l'altra ai longhi la ringrazio di avermi risposto un saluto dalla francia
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