Le suocere, si sa, non hanno mai goduto di buona stampa, ma, almeno nel titolo, stiàni erano tute madòne. Talvolta erano chiamate anche parone. Parimenti il suocero era il missiere, oppure il paron.
La me madona, la me parona, el me missiere, el me paron, .. appellativi che oggi farebbero gridare al becero tradizionalismo patriarcale, ma che arrivano da lontano, utilizzando i titoli di rispetto medievali di messere e madonna. Altrimenti sottolineavano i rapporti gerarchici in seno alla famiglia patriarcale, dove i vecchi erano titolari dei beni e arcigni custodi della borsa.
Fatto sta che stiàni pare non avessero alcun problema a chiamare con lo stesso appellativo la madre della sposa e quella del Signore. Forse perché erano in molti a smadonnare e così potevano infierire sulla parte laica confidando sulla tolleranza del cielo. 😉
Grazie Gianni di fare rivivere queste antiche tradizioni. Mi ricordo quando mia mamma mi racontava la sua vita di sposa, in casa dei suoceri : doveva domandare i soldi alla suocera per "fare spesa"(sebbene che era mio papa, suo marito, che inviava il denaro dalla Francia.
RispondiEliminaUna vita non sempre facile.
Ciao Odette, come stai? Era da un po' che non ti facevi viva. Ormai avrai superato il lutto per lo Sponcy e puoi riprendere il filo ;-)
EliminaNon potrebbe, Sponcy, uscire dal buio come una nave fantasma ? Si è risparmiato il covid, intanto !
EliminaXavutu, caramia, Ei fu. Daromai el sarà pastura pai bai.
EliminaSe le vero, pecato: el dava brio al blog.
RispondiEliminaIndimenticabile ed insostituibile, davvero venerabile! Dava spunto a svariate argomentazioni... Ciao, Don.
Era il nostro diavoletto insostituibile come dici tu, Carriolante.
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