Tipi da spiaggia

La prima guerra è finita, le case sono ricostruite, il vecchio portico delle scuole sulle case dei Lussi è stato abbattuto lasciando il posto ai più profani "cessi pubblici". Il fabbricato delle nuove scuole è ingentilito da giovani e timidi alberelli, nonché da una caratteristica fontanella in pietra tenera. Sulla destra, dopo l'orto e la barchessa del Maestro Ciufeto, si staglia maestosa la casa dei Canela, mentre di fronte s'intravede la curiosa insegna dipinta dell'osteria Al Gambaro sulla casa dei Pàmele.

Già don Giovanni Toldo accennava ad un'antica osteria situata all'inizio del paese, in cui facevano sosta i carrettieri che al lunedì mattina si recavano al mercato di Thiene; forse si tratta di questa. 

Se non ricordo male, mi pare che la mescita di vino sia durata fino agli inizi degli anni sessanta dello scorso secolo; ho un vaghissimo ricordo di esserci stato con mio nonno, salendo quelle scale di pietra ed entrando in una stanza buia con una specie di bancone sullo sfondo. Si, perché la cosa strana di questa osteria, era che ci dovevi salire per una scala e non oso immaginare come l'affrontasse poi in discesa chi esagerava coi goti. L'altra cosa curiosa è l'insegna: cosa c'entra il gambero, caratteristico crostaceo delle spiagge marine, con queste nostre lande rocciose? Mah! 

Forse qualcuno dei Pàmele, nelle varie peregrinazioni della nostra gente, avrà bazzicato qualche spiaggia esotica, oppure semplicemente copiato una comune insegna vista per strada. Fatto sta che a causa di questa insegna, anche il vecchio soprannome dei Pàmele si tramutò in Ganbari. Ricordo che in quella sede operava come air stylist Gerardino, e chi desiderava un taglio drastico e squadrato trovava piena soddisfazione; era  un po' l'incubo di noi bociasse ancora in bilico fra il vecchio e il nuovo ordine.

Nella foto non si capisce bene cosa sia appeso sulla casa dei Scaranfi, in alto a destra: sembrano delle vecchie insegne di ferro. Attendiamo eventuali lumi.