Il tempo vola… quasi non ci si rende conto quanto gli anni passino velocemente. Sono passati vent’anni, da quando un gruppo di volontari ha trasformato un vecchio “stalòn dei mas-ci”, usato ai tempi in cui Campolongo “cargàva” montagna, in una costruzione da adibire a chiesa.
Un gran lavoro, ma con volontà e tenacia, tante persone hanno donato il loro tempo, chi poco e chi tanto, perché ci fosse un piccolo luogo di preghiera tra le montagne. Una piccola chiesa, fatta di semplici elementi, ma con una grande storia: semplice come lo è stato San Francesco a cui è dedicata, semplice come le nostre montagne e la nostra gente. Chiamata la “Porziuncola delle tre Venezie”, la piccola costruzione dà modo a chi transita in quel luogo, di fermarsi per una preghiera, godendo del meraviglioso panorama che solo in montagna si può gustare. In occasione della “Festa della montagna”, alle 10,30 di domenica 12 settembre 2021, in molti si sono radunati intorno alla chiesetta per ascoltare la S. Messa e per ricordare i vent’anni dalla sua inaugurazione. Il cielo azzurro, il sole caldo, il verde della montagna, hanno fatto sì che questo appuntamento si svolgesse nel migliore dei modi. La Messa è stata celebrata da don Pierangelo Panozzo, parroco di Rotzo ed è stata molto partecipata. Alla fine della celebrazione, i ragazzi di Rotzo hanno eseguito un canto in lingua cimbra, mentre poco dopo, insieme con quelli di Pedescala e San Pietro, hanno cantato una canzone in omaggio agli alberi: un grazie a chi li ha preparati e ai ragazzi che hanno accolto l’invito! Molte persone hanno poi preso la parola e ognuna a suo modo, ha ricordato il Sindaco di Rotzo, Aldo Pellizzari da poco scomparso, lodando il suo operato come primo cittadino, ma ancora di più si è ricordato l’uomo: un uomo con un cuore grande che tanto si è speso per il suo paese e per la sua gente. Parole colme di significato, parole dette nascondendo l’emozione, parole che hanno saputo esprimere il vero sentimento di amicizia e di collaborazione che Aldo aveva saputo tessere con molte persone. Anche il momento della consegna delle pergamene, per ringraziare chi aveva lavorato alla chiesetta, non ha potuto essere completo; la lista dei nomi la conservava Aldo e per questo non è stato semplice risalire a tutti, alcuni certamente sono stati dimenticati… ma non si poteva fare altrimenti. Don Pierangelo ha ringraziato le persone radunate davanti alla piccola chiesa e anche don Sergio Stefani suo prezioso collaboratore, arrivato più tardi a causa dell’impegno con le celebrazioni domenicali. In un cestino, a disposizione di chi lo desiderava, c’erano alcuni bigliettini con le preghiere di San Francesco e della Madonna, lasciati poi all’interno della chiesetta perché chi la visita possa avere un ricordo e una preghiera. La festa è così terminata: chi è tornato alle proprie case, chi si è fermato a pranzo, chi si è goduto la giornata respirando l’aria fine della montagna e assaporando la pace che si trova nei boschi del territorio degli Usi Civici di Rotzo, Pedescala e San Pietro. Un ringraziamento a chi ha organizzato questa mattinata e a tutti quelli che in un modo o in un altro, hanno contribuito a rendere speciale giornata.
Lucia Marangoni Damari
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