giovedì 4 marzo 2021

Mondo cane



【Gianni Spagnolo © 21II24】
Questo breve video, nella sua sconsolante banalità, evidenzia più d’ogni parola i comportamenti indotti da una comunicazione mediata da mezzi tecnologici. I social hanno creato condotte particolari, che prima si manifestavano in modo differente o restavano ignote. La moderna comunicazione permette un'eccezionale velocità combinata ad una certa forma di anonimato; questo ha composto un bacino a cui tutti hanno accesso, rivelando di sé solo determinati aspetti, escludendo i resto. 
Ne deriva che dalla tastiera parte un input con toni alti, che si rivolge ad un singolo, un'idea oppure una categoria, in cui nessuno si aspetta uno scambio vero e proprio ma piuttosto l'esercizio della propria "potenza verbale". Capita quindi spesso che, a prescindere dal tema trattato, vi sia un intenso uso di aggressività che si ripete in modo continuativo e non conosce soluzione, dando vita ad un turpiloquio in cui i partecipanti si scambiano offese ed auguri macabri, della più varia natura. 
Il social diventa un ring dove sfogare il malessere interno di una società competitiva, in cui ha campo chi arriva primo perché esistono gli ultimi. É in questi casi che il leone da tastiera non manifesta solo un normale dissenso, ma veste l'ira di chi è ferito dalla solitudine che non sa domare né distinguere; dichiara un patimento che non è dovuto necessariamente al tema che viene trattato, ma piuttosto ad un insieme di fondo di cui soffre.

1 commento:

  1. come si e visto dal filmato basterebbe togliere la diffidenza che ce tra un essere umano e un altro per capirci molto meglio per esempio un grande ostacolo nei social che non ci permette di confrontarci uno con l"altro e renderci persone migliori e l"anonimato

    RispondiElimina

La vignetta