sabato 20 marzo 2021

A xe tuto on jiramento..

【Gianni Spagnolo © 21II27】

Un aneddoto che girava un tempo in paese,  racconta di quel nostro compaesano emigrato in Francia,  nei primi Anni Trenta dello scorso secolo. Lui ed i suoi compagni erano delusi e stanchi dal peregrinare inutilmente alla ricerca d’un lavoro in quei tristi anni e perciò infine decisi a rientrare in patria. Al culmine dello sconforto, esaurite le forze e i pochi soldi, Tita si sedette stremato sotto un albero sulla sua valigia e disse sconsolato ai compagni: Basta! A no me móvo altro! Se xe vero che la Tera  jira, tarè che anca San Piero el passarà de chìve. Tralascio, per amor di patria, di approfondire le generalità del personaggio, ma di certo non era un terrapiattista; anzi, lui della scienza aveva una fiducia cieca. Ancamassa! 

Non so quanto di vero ci sia in questa storiella, ma ciascuno di noi immagino si sia interrogato sulla intrigante faccenda che il nostro pianeta gira vorticosamente sul proprio asse alla velocità periferica all’equatore di ben 1.670 Km/h e, non contento, orbita pure intorno al sole alla stratosferica velocità media di 107.000 Km/h. Chissà poi a che velocità tutto questo ambaradan ruoterà attorno a qualcos’altro. Viviamo perciò dentro un continuo jiraménto di qualcosa, che anche nel nostro piccolo sperimentiamo spesso. Dev'essere una logica connaturata a quella dell'universo; facciamocene perciò una ragione.

Oggi la diffusione dei trasporti aerei ci ha resi più consapevoli della sfericità della terra e del suo moto; molto più del poro Tita, al quale possiamo perciò perdonare di aver afferrato il concetto della rotazione terrestre in modo un po’ approssimativo. Perfino un aereo, infatti, con il suolo da cui decolla e come l'atmosfera terrestre nella quale vola, è influenzato dalla rotazione, e quindi si allontana dalla sua destinazione, mentre questa prova ad avvicinarglisi. Figuriamoci quindi la dinamica cui era soggetto San Piero nei confronti di Parigi, destinati proprio a non incontrarsi mai. Sarebbe andata forse meglio se il poro Tita fosse stato musulmano, stante che: Se Maometto non va alla montagna… e da noi le montagne certamente non mancano. Ancamassa ciò!


2 commenti:

  1. Circa 20-30 anni fa un gruppo di ragazzi di un paese della Valle, erano convinti che saltando in un treno si andasse indietro perché il treno si muoveva e loro eliminando il contatto fisico dovevano stare fermi, dimenticando completamente il concetto di inerzia che anche senza saperlo dovrebbe essere abbastanza intuitivo.
    Mi sembra di ricordare che ci vollero giorni e l'intervento di uno di cui si fidavano più di me per far comprendere l'assurdità della cosa.
    Anche per questo non mi sorprendo di come la gente si fa convincere sulle più strampalate idee riguardo al vaccino o la malattia, principalmente negazioniste.
    E più in TV si afferma il contrario di quello che loro pensano, più il loro si rafforza l'idea di essere all'interno di un grande complotto, rafforzati in questo dalla rete..
    Alcune criticità ci sono ed è ovvio visto la cosa recente, ma a me sembra che sia pieno di questi negazionisti della domenica, e qualcuno anche degli altri giorni.
    Sono solo io che li vedo?

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  2. ai ragione anonymous sarebbe ora di finirla di dare visibilita a questi irresponsabili negazionisti,io dico vacciniamoci per il bene nostro e del prossimo,e ricordiamo a questi negazionisti che i vaccini in passato hanno salvato tante persone

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