【Gianni Spagnolo © 21II9】
Molta parte della storia e dei ricordi degli over 50 d’oggi è legata in qualche modo ad un Premio Nobel conferito nel 1963 a Giulio Natta [1903-79]. L’unico finora assegnato ad un italiano per la chimica, che onorò il geniale ingegnere ligure che rivoluzionò l'industria dei materiali termoplastici con l’invenzione del Moplen.
“Moplen” è infatti il marchio registrato di una materia plastica, il polipropilene isotattico (PP-H), ottenuta per polimerizzazione dal gas propilene. Un materiale profondamente innovativo per le sue caratteristiche di resistenza meccanica e d'economicità di lavorazione. Aveva proprietà non esistenti in natura: flessibile, leggero, resistente, versatile ed è ancor oggi una delle materie termoplastiche più utilizzate nell'industria. Largamente impiegato in ambito idrosanitario e casalingo con la produzione di tubature, vasche, secchi, contenitori, ecc. È infatti la comune plastica a cui siamo abituati nella vita quotidiana.
Non fu una semplice invenzione di un nuovo materiale: fu un'autentica rivoluzione materiale che rottamò una civiltà.
Un intero armamentario di utensili che aveva caratterizzato fino ad allora la vita quotidiana, veniva sostituito da nuovi, colorati e sfolgoranti oggetti realizzati in Moplen. Leggeri, moderni, colorati, economici! Mestéi da lissia, pesanti e rumorose séce e brenti di rame e di zinco, fragili piane di ceramica e mestoli da cucina in legno, le vecchie sedie impagliate e simili anticaglie, via!
Arrivavano nei nostri paese camioncini di venditori ambulanti debordanti di nuovi e colorati oggetti accatastati sul tetto alla rinfusa. Le massaie capirono subito al volo la novità apportata da quel materiale artificiale che diventò il tormentone di quell’epoca: l’ E mo... e mo... Moplen! che Gino Bramieri portò in tutte le case attraverso la Radio e la Televisione.
Non era certo glamour come i Beatles, il pur brillante ingegner Natta, che in pochi conoscono, ma condizionò quell’epoca come forse nessun altro.
bella l"invenzione della plastica ma speriamo venga soppiantata sempre di piu da prodotti ecosostenibili
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