mercoledì 10 giugno 2020

La kòkela



COCCOLI [còccoli]_contrada a nord di Asiago lungo la strada che sale da Costa e Rigoni di Sopra (dall'aeroporto verso Val Maddarello). 
La Kòkela è il Giglio Rosso: l'Abate Agostino Dal Pozzo, annota "Kòkela", lo Schmeller scive nella forma "Kockela". Per la devozione a Sant'Antonio di Padova (che è la diocesi di Asiago) il fiore è detto anche Giglio Rosso di San Giovanni (Lilium bulbiferum) perché è nell'epoca dell'anno ricorrenza del Santo che, puntuale, punteggia la fienagione di un rosso aranciato. CITAZIONI: 1812, Archivio di Stato Vicenza, «Rigon Antonio detto Coccolo». ETIMOLOGIA: questo nome cimbro di fiore diventa il nome di un luogo caratterizzato dalla presenza del Giglio Rosso, fiore dalla forma di campanella, KÖKKLE in cimbro corrisponde appunto a “campanella”. La particolare forma diminutivo-vezzeggiativa KÒKELA, qui nel plurale KÒKELI, sottintende familiarità con luoghi o persone. Abbiamo quindi la corruzione in CÒCCOLI per due aspetti che si sovrappongono: A_omofonia, cioè scrivo quello che sento pronunciare senza conoscerne il senso; B_assonanza con il termine veneto nel significato diffuso di bambino prediletto, bambino da coccolare. Il nome di questa piccola contrada dei sette Comuni sembra descrivere bene il carattere degli abitanti, in questo caso docile e amorevole.

Andrea Cunico Jegary

Mobilità Dolce Sette Comuni

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