giovedì 18 giugno 2020

A Pedescala, S.Antonio senza sagra…

Da sempre, al patrono di una parrocchia, è dedicata la tradizionale festa paesana, la “sagra”, che nel tempo ha cambiato immagine, evolvendosi in varie forme, per attirare le persone e passare ore allegramente.
Il Santo patrono quindi dà modo di festeggiare, prima con il culto e le celebrazioni, poi con la festa, con il buon cibo e la musica.
Quest’anno, come tutti sappiamo, le sagre non possono essere organizzate, oppure è meglio dire che sarebbe difficile farlo, quindi tutta la festa è stata interamente dedicata alla liturgia in onore di S. Antonio.
Dopo tanti mesi, la messa è stata solenne, abbiamo risentito le note dell’organo che ha accompagnato i canti, abbiamo pregato il nostro Santo con tutto quello che avevamo nel cuore, con suppliche e preghiere.
Non potendo andare in processione per le vie del paese, come da tradizione, don Sergio ha recitato la Tredicina di S. Antonio, una serie di invocazioni e preghiere intervallate da dei Gloria al Padre, che personalmente ritengo siano state più efficaci della processione, se sono state vissute con devozione.
Certo è, che vedere la zona attigua alla canonica così vuota e silenziosa, ha provocato un po’ di tristezza..., ma i cartelloni che sono stati messi in vari luoghi nei giorni seguenti, ricordano la volontà di impegnarsi per il proprio paese, anche a distanza di un anno! Una giornata strana, senza musica, festa, buon cibo, allegria e giochi, che dovrebbe farci pensare alle tante persone che si prodigano per le nostre piccole comunità, donando il loro tempo e le loro capacità: a tutti loro un grande grazie, anche ora che in questo periodo, fuori dal comune, non smettono di far sentire che ci sono e hanno a cuore il proprio territorio.
Lucia Damari 







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