domenica 14 luglio 2019
La pagina della domenica
LA RIFLESSIONE
Viviamo vite troppo di corsa, troppo piene di stimoli, continuamente distratti dal lavoro, dal telefono, dalla televisione, dai giornali...
Siamo sempre di corsa, sempre di corsa, non ci fermiamo mai o di rado.
Chi si prende più degli spazi vuoti, del tempo per il silenzio?
La sera al bambino gli danno da mangiare, lo mettono un po’ davanti alla televisione e poi a letto, perché questi vogliono vedere un film, quelli vogliono andare dagli amici.
Sarebbe così semplice dire: «fermi tutti! Stasera si va a vedere le lucciole!»
Non è così complicato, non è una congiura, siamo noi a metterci nei guai.
Capisco la congiura del consumismo, che è una macchina che ti fagocita, ma qui non c’è nessuna congiura.
Sei tu, tu che puoi scegliere se andare in pizzeria o se portare il bambino a vedere le lucciole.
(Tiziano Terzani - da "La fine è il mio inizio")
Lucciola lucciola vien da me
che ti do il pan del re,
il pan della regina,
lucciola lucciola stammi vicina.
Così recita una dolce antica filastrocca per bambini su questo piccolo insetto, così affascinante.
Emblema delle sere estive, con la sua bioluminescenza, la lucciola ha da sempre incantato grandi e piccini, Per i bambini sono “le fate del bosco” .
Dura poche settimane all’anno la stagione delle lucciole.
Di solito il momento buono è proprio questo: le prime settimane di giugno, cercandole in luoghi silenziosi, prati, campagne, tra le nove e le dieci di sera. Non sono soltanto uno degli spettacoli più delicati e affascinanti della natura, ma costituiscono la cartina al tornasole della qualità dell'ambiente.
Infatti sono minacciate dai pesticidi che agiscono sulle larve, dall'inquinamento luminoso e da tutto ciò che distrugge il loro habitat.
Le larve dei piccoli vivono tutto l’inverno nei prati alti, nell’erba umida. Poi ricomincia il ciclo: in media la vita di una lucciola dura due o tre anni soltanto.
(la campagna appena ieri)
LA POESIA
Abbi pazienza, mia donna affaticata,
Abbi pazienza per le cose del mondo,
Per i tuoi compagni di viaggio, me compreso,
Dal momento che ti sono toccato in sorte.
Accetta, dopo tanti anni, pochi versi scorbutici
Per questo tuo compleanno rotondo.
Abbi pazienza, mia donna impaziente,
Tu macinata, macerata, scorticata,
Che tu stessa ti scortichi un poco ogni giorno
Perchè la carne nuda ti faccia più male.
Non è più tempo di vivere soli.
Accetta, per favore, questi 14 versi,
Sono il mio modo ispido di dirti cara,
E che non starei al mondo senza te.
Primo Levi
LA FRASE
Ho imparato il silenzio dai ciarlatani,
la tolleranza dagli intolleranti,
e la gentilezza dai maleducati...
K. Gibran
PROVERBI E NON SOLO
Al Busiàro no se ghe crede gnanca quando chel dise la verità...
NATURA
Ci sono momenti nella nostra vita
nei quali occorre osare,
diventare audaci, fare scelte,
sconfiggendo le paure e le pigrizie che ci paralizzano:
il rischio fa parte del camminare,
del ripartire
e del ricominciare!
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